I 6 errori più frequenti per un ciclista principiante
“Nessuno nasce imparato“, si dice dalla mie parti. Una frase banale, scontata ma che mette bene in evidenza come nella vita non si smetta mai d’imparare e in questo la bici non è da meno, essendo appunto la nostra passione una metafora della vita. Ecco allora una piccola raccolta di alcuni errori che vengono commessi più spesso dai ciclisti alle prime armi e che, se evitati, possono portare a un miglioramento della tecnica e della resa in sella.
Ovviamente è normale fare degli errori per “inesperienza”, ci siamo passati tutti ma è anche vero che se si possono evitare, acquisendo delle nozioni, la cosa è decisamente utile.
Scelta dei rapporti
Molto spesso i principianti scelgono male i rapporti che utilizzano, ovvero si “posizionano” su un rapporto troppo duro o su un rapporto troppo leggero. Usare un rapporto troppo duro significa affaticare inutilmente ed eccessivamente i muscoli, innescando la produzione del celebre “acido lattico” tanto temuto dai ciclisti (affermazione non completamente vera in termini scientifici ma che comunque permette di comprendere il problema dell’indurimento precoce del muscolo).
Utilizzare un rapporto troppo morbido porta invece ad abituarsi ad un andatura sul passo, non ideale per la bici da corsa, con la conseguenza che poi si rischia di fare fatica a stare insieme agli amici nelle uscite di gruppo o ad aumentare la propria velocità media. Semplicemente cercato i rapporti sui quali vi accorgete che la vostra gamba gira bene. Ovvero dovrete scegliere un rapporto su cui non sentite una fatica eccessiva ma dove non siete neanche in modalità passeggiata (un mimino di fatica fa sempre bene).
Alimentatevi
Non fate mai l’errore di sottovalutare l’importanza dell’alimentazione, scegliete dei buoni integratori per ciclismo e mangiate qualcosa ogni ora rispettando le indicazioni di cosa mettere nella borraccia del ciclista. Senza il carburante adeguato nessuna macchina può muoversi.
Evitate il fai da te
Una riparazione fatta male può rovinare le vostre uscite o peggio ancora compromettere la sicurezza del ciclista. Di conseguenza, se non avete le necessarie capacità tecniche, rivolgetevi ad un meccanico di fiducia per le riparazioni e ad un biomeccanico per le rilevazioni corrette per il posizionamento in sella.
Non mettete le mutande
Chi va in bici da corsa solitamente non indossa le mutande, non lo dice il sottoscritto ma lo dicono tutte le guide sull’argomento e gli youtuber più famosi (a dire il vero chi scrive segue solo Petrini che per me è il migliore e anche lui dice chiaramente questa cosa). Questo per il semplice motivo che le cuciture delle mutande non sono fatte per le attività sportive, quindi potrebbero provocare infiammazioni o abrasioni ma soprattutto perché i fondelli dei completi per ciclismo sono pensati per lavorare a contatto con la pelle. Se vengono messe delle mutande sopra il fondello, questo perde buona parte dalla sua utilità.
Gli errori da non fare in salita
Quando la strada sale non fatevi prendere dalla foga. Cerchiamo di imparare a conoscere il nostro corpo. Questo può essere fatto stando “calmi” in salita e cercando di salire con il proprio passo e cercando il ritmo. Cercare il ritmo significa salire facendo una fatica sopportabile (mai passeggiando!). In questo modo con il tempo sarà possibile imparare a conoscere il proprio corpo e capire quando scattare.
Se volete migliorare in salita serve tanta costanza e spirito di sacrificio ma per contro vi permetterà di divertirvi non poco. Ricordate però che le “salite si prendono dalla cima”, ovvero è importante conoscere la lunghezza di una salita e calibrare bene le proprie forze.
Come comportarsi in gruppo
Se siete ciclisti principianti e fate delle uscite in gruppo posizionatevi il più possibile a ruota, in scia, in modo da fare meno fatica. Questo perché chi sta davanti deve tirare il gruppo per non rallentarne l’andatura e chi sta dietro può invece beneficiare di un effetto “riposante”. Soprattutto stare in coda al gruppo permette di imparare tantissimo dai ciclisti più esperti, come è successo al sottoscritto.