Zerosbatti: tutela i ciclisti e offre un’assicurazione bici ai tesserati
Tra i tanti professionisti del settore che abbiamo avuto modo di conoscere in questo anno di soddisfacente attività, ci sono sicuramente i ragazzi di Zerosbatti. Parliamo di un’associazione di Milano nata con tre grandi obiettivi che non possiamo che condividere:
- difendere i ciclisti in caso di incidente;
- promuovere la sicurezza stradale;
- incentivare la filosofia dello sport.
Il valore aggiunto di questo gruppo è l’alta professionalità del team, di cui fanno parte anche avvocati specializzati, medici legali, tecnici e periti impegnati da molti anni nella difesa delle vittime della strada. Zerosbatti ha poi avuto la grande idea, e gli vanno riconosciuti tutti i meriti, di mettere a punto un sistema di assicurazione per bici innovativo e di facile accesso.
L’assicurazione per bici più semplice che ci sia
Il tesseramento all’associazione Zerosbatti, che ha un costo di soli 15 euro all’anno, dà diritto ad un sistema di risarcimento molto utile che prevede:
- assistenza fin dalle prime fasi del sinistro;
- tutela legale;
- assistenza altamente qualificata.
A differenza di quanto avviene in auto infatti, purtroppo solitamente un ciclista non sa a chi rivolgersi dopo un incidente con la propria bici. Il risarcimento dei danni può essere molto costoso e a volte la mancanza di una tutela legale può portare il ciclista a veder compromesso il proprio diritto al risarcimento anche nel caso quest’ultimo abbia ragione.
Come iscriversi all’associazione e ottenere l’assicurazione
L’iscrizione ha durata di dodici mesi e permette anche di aver accesso alla community dei ciclisti che hanno aderito. Questo avviene attraverso un gruppo e una pagina su Facebook, una pagina Instagram, così da poter condividere esperienze, opinioni e qualsiasi altro tema di interesse per i ciclisti. Per aderire sarà sufficiente compilare l’apposito modulo presente sul sito e seguire la procedura indicata.
La polizza prevista nella quota annuale permette di avere una tutela legale unica in Europa, molto più economica rispetto ad altre assicurazioni. La copertura assicurativa copre tutte le spese, comprese quelle legali, fino ad un massimale di 15.000 euro.
L’idea di creare l’associazione nasce da un’esperienza di vita dolorosa vissuta dall’avvocato Balconi a seguito di un incidente che ha visto coinvolto suo papà. Il legale ha avuto la forza di trasformare un’esperienza difficile in un punto di riferimento per molti ciclisti. Dopo aver difeso il padre con la tenacia che contraddistingue un ciclista anche nella vita, Balconi ha avuto infatti il merito di capire che la stessa difesa e l’identico diritto al risarcimento lo meritano tutti i ciclisti amatoriali che ogni giorni affollano le nostre strade, consapevoli dei rischi a cui sono esposti.
Ecco così che dopo aver trovato un’assicurazione in grado di credere nel progetto dell’Avvocato Balconi è nata Zerosbatti. Una di quelle associazioni che merita di avere tantissimi iscritti, un vero e proprio gioioso esercito di ciclisti per avere sempre un peso maggiore nelle trattative a sostegno dei ciclisti.
Zerosbatti e le trattative con il governo
I lettori che in questo periodo complesso hanno seguito il nostro portale, sono tantissimi e li ringraziamo, sanno bene quanto è stato complesso trovare delle linee guida da seguire per capire se e come uscire in bici ad ogni Dpcm. In questa difficile circostanza Zerosbatti ha avuto un ruolo fondamentale, mostrando tutta la sua importanza grazie alla capacità di condurre delle trattative con il governo.
Grazie al prezioso lavoro di Zerosbatti, a cui rinnoviamo la nostra gratitudine, non solo abbiamo delle risposte certe ai nostri interrogativi. Con le “Faq” personalizzate per noi ciclisti abbiamo infatti saputo che possiamo allenarci uscendo anche dal territorio comunale. Ma non è tutto qua, i ciclisti sono l’unica categoria che in questa situazione ha ottenuto una deroga al Dpcm. Scusate se è poco! Ed il merito è da attribuire all’Associazione Zerosbatti, un lampo di speranza in un mondo frenetico che troppo spesso non sembra rivolgere attenzione ai ciclisti.