Percorsi bici Bologna EST (1° parte) – pianifica con Komoot

Le nostre Salite proseguono sui colli bolognesi

Avete desiderio di una bella pedalata sui colli bolognesi senza allontanarvi troppo dalla città?

Volete esplorare e conoscere salite poco frequentate dalle auto dove mettere alla prova le vostre gambe?

Ecco in questo articolo condivido con voi le mie esperienze da cicloamatore presentandovi alcuni percorsi nei dintorni di Bologna.

Bel muro, da classica del nord ??

A due passi dalla città di Bologna, lungo la strada che costeggia il fiume Savena c’è una bellissima ascesa che conduce su Pianoro vecchio fino al Memoriale di Sabbiuno. Si tratta di una strada poco frequentata e circondata dal verde ovvero via Sant’Andrea di Sesto. E’ un punto di strategico perché permette sia di dirigersi nuovamente verso il centro di Bologna, o continuare ad esplorare in direzione di Sasso Marconi.

Caratteristiche del percorso

Si tratta di una salita breve, circa 1.5 km ma piuttosto “cattiva”. Si parte subito forte con una strada leggermente dissestata e con pendenze superiori al 10%. La strada lascia poco spazio per rifiatare proseguendo con una pendenza media del 12% e punte del 16% per il primo chilometro. Solamente gli ultimi 500 m consento di rilassarsi leggermente con pendenze inferiori al 6-7%. Il guadagno altimentrico totale è di circa 200m tutti concentrati nel primo chilometro.

Per le sue caratteristiche, strada leggermente dissestata e stretta con forti pendenze, sembra ricordare uno dei “muri” delle classiche del Nord Europa, specie se si decide di percorrerla nel periodo autunnale. L’ultimo tratto, circa 1.5 km fino al Memoriale di Sabbiuno, è un bellissimo saliscendi sulla cima del colle con una vista mozzafiato sulla valle.

Come affrontarla?

E’ una strada che va affrontata con tenacia e cattiveria. E’ meglio se ci si arriva con una gamba già rodata da qualche km. Conviene affrontarla con un rapporto molto agile sin dall’inizio per evitare di trovarsi senza fiato a metà. Partire con forza ma non forti, seguendo il proprio passo e il proprio ritmo e con tanta pazienza, perché quando penserete di essere arrivati è li che troverete un tornante che sale in modo “violento”. Se siete in gruppo assicuratevi le prime posizioni, fondamentali per salite strette e dure come questa.

PS: la strada è indicata da una freccia “cimitero”, tranquilli si riferisce al cimitero di Pianoro Vecchio, non a quello dei ciclisti scomparsi lungo la strada 🙂

Dove si trova?

Di seguito vi lascio le indicazioni su Komoot e su Maps

Koomot Tour Planner

Highlight Komoot

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Sul mio profilo Komoot sono presenti diversi Tour pianificati che includono proprio questo segmento.

Su per via del Sasso

Un salita ideale per risvegliare le gambe al mattino o per eseguire lavori di forza. Ci troviamo sempre nei pressi di Bologna su via Lungosavena alla rotonda per Sasso Marconi. La strada è uno snodo essenziale per chi proviene da Sasso Marconi ed è diretto a Bologna, specialmente al mattino, ma percorrerla in senso contrario ci garantirà la tranquillità di cui abbiamo bisogno. Anche per noi ciclisti è un punto strategico, arrivati in cima si può decidere di proseguire verso Sasso Marconi oppure rientrare verso Bologna attraverso un bellissimo percorso per Pieve del Pino.

Caratteristiche del percorso

Si tratta di una ascesa relativamente breve, circa 3,7 km, con un dislivello di circa 150 m con una pendenza media del 6%. L’asfalto è in ottime condizioni e permette di salire molto agevolmente. Lungo il percorso sono presenti diversi tornanti davvero invitanti su cui poter staccare i nostri “compagni”.  Lo scenario cambia rapidamente da un campo di girasoli spettacolare alla splendida visione delle valli sottostanti.

Come affrontarla?

Le caratteristiche della strada ci permette diverse strategie per percorrerla.

a) Possiamo affrontarla in modo tranquillo con un rapporto piuttosto agile utilizzando questo percorso come “risveglio” per le nostre gambe.

b) In alternativa utilizzare questo percorso per fare lavoro di forza, la pendenza, non eccessiva ma costante, ci permettete di utilizzare rapporti più duri mettendo alla prova la nostra capacità di sprigionare Watt.

c) In discesa, tecnica e velocità su una strada larga e ben asfaltata…un unico difetto…finisce subito

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Tra le valli di Botteghino di Zocca

Sempre adiacente a Pianoro, ma versante Est si trova un’altra interessante ascesa che taglia la valle di Botteghino di Zocca. Una salita che ci consente di passare da Zena a Pianoro o viceversa. Un altro punto strategico, nonché spettacolare da includere nei nostri giri tra i colli Bolognesi. Per chi proviene da lungosavena la strada si trova a metà tra le località di Musiano e Pian di Macina, viceversa chi proviene da San Lazzaro può proseguire lungo il Farneto e poi la via Zena e di qui imboccare la strada all’altezza di Botteghino di Zocca.

Caratteristiche del percorso

Si tratta di una ascesa relativamente breve, circa 3,8 km, con un dislivello di circa 150-200 m con una pendenza media del 4-5%. L’asfalto è in ottime condizioni e permette di salire molto agevolmente. La strada sale in modo costante e offre un bellissimo panorama sulla valle arricchito dalla presenza di un lago artificiale. Ideale per salite di gruppo e per sfide tra amici.

Come affrontarla?

Non è richiesto un allenamento avanzato per poter percorrere questa strada sui colli bolognesi. E’ ideale per “farsi” la gamba e mettersi alla prova provando diverse strategie. Agili e slanciati sui pedali a divorar la strada oppure bassi e cattivi con rapporti duri che non lasciano scampo se perdi il ritmo.

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Alle pendici del Monte Adone fin su a Brento

A poca distanza dalla città, sui colli bolognesi, ci si può immettere nello splendido scenario dei Gessi e Calanchi della Riserva Naturale del Contrafforte Piocenico. Degno rappresentante di questo splendido complesso collinare con roccia carsica a vista è il Monte Adone. Quale occasione migliore per mettere alla prova la nostra gamba che l’ascesa di questo rilievo sino al comune di Brento. Si può raggiungere la località da via Badolo provenendo da Sasso Marconi (località- Sirano).

Caratteristiche del percorso

Si tratta di una ascesa di circa 11 km, con un dislivello di circa 400 m con una pendenza media del 6-7%. Si parte subito forti con strappi tra l’8 e il 10% per poi rifiatare un po’ e godere dello splendido panorama con la roccia viva che si affaccia lungo la nostra strada. La strada presenta un bellissimo scenario immerso nel verde di cui si può godere attraverso i diversi tornanti che potremo percorrere e sui poter sfidare i nostri amici. Nell’ultimo tratto la strada ricomincia a salire con pendenze superiori al 10% per brevi strappi sino poi a scollinare al paese di Brento, ottima occasione per rifiatare e riempire le nostre borracce. Il manto è in asfalto e non presenta particolari asperità, ideale per le nostre bici da corsa.

Come affrontarla?

E’ un percorso lungo ma non proibitivo, un’ascesa di circa 40/50 minuti da affrontare in solitaria o in gruppo con la mente fresca e pronta. Si può partire forti con un rapporto duro in modo da mettere alla prova la nostra gamba, oppure partire adagio ammirando il panorama. L’ideale come sempre è trovare il proprio ritmo e salire costanti in modo da mantenere la gamba fresca per gli strappi finali. Se siete in gruppo la strada vi offre l’occasione di qualche scatto con cui poter iniziare a fare selezione. Si tratta però solo di finte in attesa del tratto finale. A circa 3 km dall’arrivo la strada ricomincia a salire con pendenze del 10-15%, questo è il momento per il vostro “attacco”. L’ultimo tratto è un gradevole saliscendi sulla sommità del Monte Adone fino al comune di Brento, dove ad andatura costante potrete mantenere a distanza i vostri compagni e fare il vostro arrivo in solitario.

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Vincenzo Davide Catania

Vincenzo Davide Catania ha 35 anni e vive tra i ridenti colli di Bologna dove lavora come Chirurgo Pediatra presso l’Ospedale Sant’Orsola. Sposato con una donna meravigliosa che gli ha regalato 2 piccoli angeli, Giulia ed Emanuela. La passione per il ciclismo riemerge nei ricordi adolescenziali delle epiche imprese del Pirata, delle roboanti vittorie di Cipollini e Petacchi e delle imprese, nelle fredde terre del Nord, di Bartoli. Passista per natura e vocazione, nel poco tempo libero, spesso rubato al sonno alle prime luci dell’alba, coltiva la propria passione per la bici in una sfida costante con se stesso nella scoperta di nuovi e stimolanti percorsi che lo riportino ad un contatto puro con la natura delle montagne e del bosco.

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