Cassani testa il circuito del mondiale con Trentin e fa il punto della situazione
Il CT della Nazionale Davide Cassani ha fatto un interessante punto della situazione, in questo momento di transizione tra il Giro d’Italia, che ci siamo lasciati alle spalle, e i tanti appuntamenti futuri. Cassani è volato a Bruxelles, dove si è incontrato con Matteo Trentin per visionare il circuito del prossimo Mondiale. Oggi i due si incontreranno a Overijse dove il CT seguirà Matteo lungo il percorso fatto ovviamente in bici.
La gara clou del Mondiale è in programma per domenica 26 settembre e prevede un tracciato di 268 km con due diversi circuiti, uno più piccolo, il Leuven Circuit di 15 km e uno più grande, il Flandrien Circuit, di 32 km. La partenza è prevista da Anversa e si snoda lungo un percorso che si snoda su salite in pavé (come impone la tradizione nella Fiandre), strade strette e vari strappi molto intensi. Davide Cassani lo ha paragonato al percorso dell’Europeo di Glasgow dove vinse proprio il nostro Matteo Trentin.
Speriamo quindi che si tratti di un punto a suo favore, anche se tutti sappiamo che la concorrenza sarà veramente spietata e di altissima qualità. Cassani attraverso i suoi canali social ha dichiarato:
“Se posso soffiare su una speranza, dico che mi piace molto il fatto che sia proprio Trentin a visionare in anteprima questa tracciato. Matteo impara presto ed ha una memoria di ferro. Speriamo si ricordi tutto per bene e che possa, in collaborazione e in condivisione dei suoi compagni di nazionale, regalarci con tutti loro una bella soddisfazione”
Il Ct ha poi aggiunto che domani rientrerà subito in Italia per gustarsi il Giro Elite Under 23, nella tappa di San Pellegrino Terme.
Uno sguardo ai giochi olimpici
Cassani non nasconde di pensare ai giochi olimpici di Tokyo e alla sua responsabilità di selezionare i 5 atleti che rappresenteranno i colori italiani. Ha confessato chiaramente di avere ancora qualche dubbio, come probabilmente è giustio e normale che sia. Con la speranza di regalare un ciclismo italiano una prestazione pari a quella di Rio del 2016 ma con un finale, si spera, più fortunato.