Come sta andando il Tour degli italiani? Il punto della situazione

Mentre la dodicesima tappa del Tour, vinta da Magnus Cort Nielsen, verrà ricordata soprattutto per l’azione di Lennard Kamna, capace di recuperare 10 minuti alla maglia gialla Pogacar e di sfiorarne la vestizione per pochi secondi (11 per l’esattezza) possiamo fare un primo bilancio sul Tour degli italiani. Ieri abbiamo visto nuovamente Bettiol all’attacco, con una bella azione conclusasi sulla salita finale (Alberto ha poi concluso la frazione al 18° posto).
Proviamo allora a tracciare un primo bilancio sul Tour degli Italiani, in un momento sicuramente non eccellente per il ciclismo italiano che all’ultimo Giro ha dovuto aggrapparsi alla “vecchia guardia” per ottenere alcuni risultati di ottimo livello.
- Damiano Caruso: è il più atteso e ci aspettiamo qualche attacco, sogniamo di vederlo protagonista come al Giro di due anni fa ma purtroppo la situazione non è delle più semplici. I rivali sono i migliori al mondo e Damiano ha già accusato qualche ritardo in diverse tappe. Al momento si trova in sedicesima posizione nella generale con 3′,40” da Pogacar.
- Simone Velasco: 44° in generale, ieri lo abbiamo visto all’attacco e speriamo che sia la prima di altre azioni.
- Alberto Bettiol: 45° in generale, è apparso pimpante e volitivo. Alberto ha provato ad attaccare in varie tappe. Bravo, continua così! 24° nella classifica della maglia verde.
- Andrea Pasqualon: ha fatto vedere buone cose soprattutto per lanciare il suo capitano della Intermarché in volata.
- Kristian Sbaragli: anche lui in fuga ieri, ottimo tentativo da replicare.
- Mattia Cattaneo: spesso a lavoro per i compagni, sempre un gregario di qualità. 15° nella classifica degli scalatori.
- Filippo Ganna: non è andata bene la prima, adesso attende la seconda chance a cronometro. Puntiamo su di lui per una vittoria di tappa italiana, tutt’altro che facile però. Nel frattempo lavora per i compagni e ieri è andato anche in fuga. Il nostro top player!
- Fabio Felline: anche lui sempre a lavoro per il suo capitano Lutsenko;
- Luca Mozzato; non male i suoi spunti veloci nelle tappe 2,4 e 5. Una buona speranza per il futuro (classe 98);
- Giulio Ciccone: lo aspettiamo in una fuga ma per il momento non è riuscito a farsi vedere. Le prossime tappe potrebbero essere più adatte alle sue caratteristiche. Forza Giulio!
- Alberto Dainese: Per lui posizioni non male nelle tappe 3, 4, e 5. Sarebbe bellissimo vederlo di nuovo esultare come al Giro d’Italia 2022;
- Andrea Bagioli: ancora non si è visto ma noi ci puntiamo.
Non possiamo che stringerci attorno ai nostri ragazzi con la certezza che ce la metteranno tutta per portare a casa una vittoria di tappa.