Dpcm Natale e attività sportiva: il governo risponde definitivamente a ciclisti e runners

Aggiornamento: ciclismo in zona rossa, arancione, gialla o bianca

Finalmente dopo mesi di attese, discussioni (spesso anche abbastanza sterili e inutili) su blog e social network, il governo ha risposto chiaramente a ciclisti e podisti, specificando cosa è possibile fare nei giorni di Natale, in cui tutta Italia si trova in zona rossa. Poche righe, semplici, che tolgono finalmente tutti i dubbi. Inoltre si tratta di un chiarimento importante perché farà scuola anche in futuro, nel caso qualche territorio si trovasse di nuovo in zona rossa per l’emergenza da Covid 19 (speriamo di no).

Zona Rossa: è possibile uscire dal Comune durante le uscite in bici?

Nei giorni in cui l’Italia intera è in zona rossa, che lo ricordiamo sono: 25, 26, 27 e 31 dicembre, 1, 2, 3, 5, 6 gennaio è possibile svolgere attività sportiva all’aperto, in forma individuale e mantenendo la distanza di sicurezza. Il governo ha poi specificato che pur essendo l’attività da intendersi all’interno del proprio Comune, è possibile per le attività sportive che prevedono uno spostamento, come appunto bici e corsa espressamente citate, entrare in un altro Comune. 

Ciclisti e running sono però obbligati a terminare sempre l’attività nel proprio Comune e non devono fare tappe intermedie. Riepilogando, nei giorni in cui l’Italia è in zona rossa i ciclisti sono soggetti alle seguenti regole:

  • possono uscire dal proprio Comune senza però fare soste sul territorio di altri Comuni;
  • devono concludere l’attività sportiva nello stesso luogo in cui l’hanno iniziata;
  • non possono quindi usare la bici per raggiungere parenti o seconde case;
  • devono fare attività sportiva in forma individuale;
  • avere sempre una distanza di minimo 2 metri da altri ciclisti eventualmente presenti sulla stessa strada;
  • non gli è permesso raggiungere un altro Comune con l’auto per poi praticare attività sportiva in quel Comune.

Dpcm Natale e attività sportiva: il governo risponde a ciclisti e running

Il nostro consiglio è quello di portarsi comunque sempre dietro uno smartphone pronto a mostrare la pagina riportante queste specifiche istruzioni del governo, nel caso si dovesse essere fermati.

Zona arancione: è possibile uscire dal Comune durante le uscite in bici?

Nei giorni in cui l’Italia si trova in zona arancione, quindi 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, le regole per le uscite in bici e in generale per tutta l’attività sportiva sono le stesse dei giorni “rossi”. Resta quindi possibile durante le uscite in bici uscire dal Comune, senza fare soste e terminare dovendo terminare l’attività nel punto di partenza. Si può uscire dal proprio Comune in auto per poi fare attività sportiva in un altro Comune? Nel caso di bici e running la risposta è no.

Si può andare in un altro Comune per praticare attività sportiva solo se non è possibile svolgere quella determinata attività nel proprio Comune. A tal riguardo il governo ha fatto l’esempio di un giocatore di tennis che vive in un territorio sprovvisto di campi da tennis, allora sarà giustificato ad uscire dal Comune. Questo discorso non vale ovviamente per bici e corsa che possono logicamente essere praticati ovunque.

Tirando le somme

In conclusione possiamo uscire in bici e divertirci, anche con giri lunghi. Ovviamente dove il meteo lo consente, visto che nel Nord Italia si prevedono giorni piuttosto freddi e in alcuni casi anche piovosi o nevosi.

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27/12 Il commento dell’Avvocato Mario Delitala

Visti i tanti commenti che il nostro articolo ha generato, sulla questione è intervenuto anche il nostro legale di fiducia, offrendoci un punto di vista più ampio sulla questione.

“La confusione è purtroppo in un complesso di norme spesso difficilmente conciliabili che mettono in difficoltà anche il più attento degli interpreti. Il dibattito sull’argomento talvolta può creare apparenti difficoltà dove non ci sono. In breve, distinguerei fra bici come mezzo di trasporto e bici come mezzo per fare sport, che poi è la destinazione naturale. Nel primo caso la si può usare per uscire nei soli casi ammessi (salute, lavoro necessità) entro i limiti del coprifuoco. Può essere utilizzata per visite parenti in ambito regionale, (in teoria però nessuno può percorrere 500 km in un giorno per visitare un parente nell’ambito della regione, mentre il discorso cambia per parenti che vivono in prossimità). Certo in astratto non vedo ostacoli quindi ciò posto si potrebbe varcare il limite comunale per visite parenti massimo una volta al giorno come dice la norma.

Per il caso di attività sportiva, che poi è la vera questione, le faq del governo hanno chiarito che ci si può spingere oltre Comune però facendovi ritorno. Comunque sempre individualmente e facendo rientro nel Comune di partenza da dove si deve partire. Partenza che deve avvenire in bici e non in auto pena la violazione dei divieti di spostamento. In definitiva sì agli allenamenti individuali ma partendo da casa e facendovi rientro, senza limiti territoriali ma sempre da soli.

Dopodiché one dico sempre, le norme vanno anche interpretate secondo il contesto. Quindi no assembranenti, distanziamento, e tanto tanto buon senso”.

Ne approfittiamo per segnale due ottime offerte a tempo, utili per noi ciclisti:

 

DavePeriodista

Davide Bagnoli è un giornalista iscritto all’albo dell’Emilia Romagna. Nella sua carriera si è occupato di cronaca di ogni genere, ha sempre cercato di farlo con passione e con il sorriso sulle labbra. Quando possibile cerca di trasmettere il suo sorriso anche ai lettori, ama scrivere e questo lo ha portato a pubblicare due libri. La sua più grande passione sportiva è il ciclismo, sport che ama e pratica nel tempo libero.

25 pensieri riguardo “Dpcm Natale e attività sportiva: il governo risponde definitivamente a ciclisti e runners

  • Dicembre 25, 2020 in 12:10 pm
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    Ma, questa notizia è veritiera o si riferisce solo ad atleti professionisti?

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    • Dicembre 25, 2020 in 2:05 pm
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      Certo che è vero, abbiamo postato anche lo screenshot dal sito del governo. Riguarda anche gli amatori, non servono tesserini speciali ma consigliamo di portarsi dietro uno smartphone dove poter mostrare le faq del governo nel caso si venisse fermati.

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  • Dicembre 25, 2020 in 3:41 pm
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    Salve, leggendo la domanda (FAQ) , si chiedono due cose: 1. se sia possibile recarsi in un altro comune per fare sport, la risposta è no. Ma la domanda “alternativa” è : è possibile varcare i confini comunali ” facendo attività, il governo risponde ” è possibile ENTRARE in un altro Comune” , quindi risponde alla domanda se sia possibile “varcare i confini comunali”.
    Ora una FAQ non può modificare un decreto, e, come fatto per gli spostamenti per i parenti, il Governo ha modificato il decreto.
    Qui non si modifica nulla, si dice solamente, a domanda “varcare i confini comunali” R. si può entrare in un altro comune. Non dice “in altri comuni”, non ripete “varcare i confini comunali ” della domanda, parla solo di “entrare”
    Del resto se voleva rendere possibile l’attività ciclistica a largo raggio, l’avrebbe detto, non in faq, ma con un decreto.
    I controlli sono molto labili, fa anche freddo e piove, e quindi si scamperà alle multe, ma non per questa interpretazione largheggiante. Prima di dire che la corsa e l’attività in bici sono possibili ovunque senza limitazioni, fuori dal proprio comune, chiederei prima in questura o Prefettura, per vedere come la interpretano le autorità locali.
    Portarsi lo smartphone non serve, se le forze di polizia hanno l’ordine di multare chi esce proprio dal comune, una risposta a una domanda non fa legge. Soprattutto quando la risposta è così ambigua.

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    • Dicembre 25, 2020 in 4:03 pm
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      Grazie del suo punto di vista che reputiamo molto esaustivo. La speranza è che la nota esplicativa detta FAQ venga presa a modello e rispettata dalle forze dell’ordine.

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  • Dicembre 26, 2020 in 3:51 pm
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    Non sono d’accordo con una delle tue conclusioni. Nessuno infatti vieta di andare a trovare parenti e/o amici in bici nei giorni “rossi” all’interno del territorio regionale. Né di muoversi in bici verso seconde case in regione. È stato specificato chiaramente che bisogna portarsi l’autocertificazione per giustificare detti spostamenti, ma non è stato assolutamente precisato il mezzo di trasporto che si può usare per detti spostamenti. Invito a leggere il decreto e le FAQ in merito.

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    • Dicembre 26, 2020 in 3:57 pm
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      Grazie Flavio per il commento che apprezziamo. Si tratta di un punto purtroppo effettivamente un po’ controverso ma la faq apposita del governo sull’attività sportiva dice espressamente:
      “ purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.

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  • Dicembre 26, 2020 in 4:14 pm
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    Sull’attività sportiva non ci sono dubbi, mi sembra chiaro.
    Ma ribadisco quanto ho affermato in precedenza riguardo gli spostamenti in ambito regionale per andare a trovare parenti e/o amici e verso seconde case. Nè il decreto nè le FAQ accennano a specifici mezzi di trasporto per detti spostamenti, ed è anche logico. Un individuo o una famiglia (di max 2 persone) potrebbe spostarsi in auto, in pullman, in treno, in moto, per cui non si vede perchè non ci si possa spostare in bici per le esigenze di cui sopra, che sono permesse, e che prescindono dall’attività sportiva.
    Si noti anche che il rientro al proprio domicilio è sempre permesso, purchè avvenga entro gli orari 05-22.
    Da ciò ricaviamo che il ciclista che si recasse a trovare i parenti in regione, che pernottasse da loro, e che rientrasse al proprio domicilio il giorno successivo entro gli orari stabiliti, agisce in modo perfettamente conforme alle regole.
    Da ciclista mi sono letto norme e FAQ e non ho trovato nulla che vieti quanto ho illustrato.
    Lieto di ascoltare pareri contrari, chiaramente.

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    • Dicembre 26, 2020 in 5:32 pm
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      Non fa una grinza e siamo d’accordo al ?x100. Abbiamo un avvocato nel nostro team, se non fosse stato un periodo festivo avrei chiesto a lui di rispondere.

      Ci sono solo due varianti da considerare:

      1 anche se siamo d’accordo con l’interpretazione, se venissimo fermati da un agente che si basa solo sulla faq da noi postata, potremmo avere problemi (anche se poi in modo pratico non è possibile provare che non stiamo facendo attività fisica come indicato).

      2 se usiamo la bici per andare dai parenti allora probabilmente non siamo più sotto l’ombrello dell’attività sportiva ma sottoposti alle regole relative agli spostamenti.

      Comunque sono interpretazioni e siamo d’accordo con lei

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  • Dicembre 26, 2020 in 5:12 pm
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    Aggiungo che ovviamente anche il ciclista che in giornata si rechi a trovare parenti/amici e rientri al proprio domicilio è ugualmente in regola.

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  • Dicembre 26, 2020 in 5:19 pm
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    Scusate, io cerco di interpretare e capire il senso dei divieti nel decreto attuale; c’è un pericolo reale di trasmissione del virus frequentando persone , che siano parenti o amici, da qui il divieto di uscire dal comune di residenza; peró se faccio sport (corsa o bici) da solo e mi capita di uscire dei confini del mio comune, ritorno comunque, ripeto, da solo, al punto di partenza, non contatto nessuno, non mi contagio e non contagio. I parenti , gli amici, evitiamoli per adesso. Ricordiamo poi che la bici, se fai sport, è un mezzo sportivo, se la usi come mezzo di trasporto, devi giustificarne l ‘uso con autocertificazione.

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  • Dicembre 26, 2020 in 5:41 pm
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    Berto, dovresti fartelo spiegare dal governo perchè durante le feste natalizie abbia permesso di andare a trovare parenti/amici, pure portandosi dietro i minori di 14 anni (che sono tra i maggiori trasmettitori del virus visto che vanno a scuola- ambiente chiuso per più ore al giorno)!
    I ciclisti mi pare siano le persone più responsabili nei confronti della pandemia, da marzo in qua.
    In relazione alla tua ultima frase, non è così: chi ti vieta di andare al lavoro in bici da corsa?

    E comunque resto in attesa di leggere interpretazioni contrarie a quanto scritto prima, ovvero all’impossibilità di usare la bici per spostamenti nelle circostanze previste dal DPCM e chiarite nelle FAQ.

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  • Dicembre 26, 2020 in 5:46 pm
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    a mio avviso questo articolo crea ancora più confusione, almeno in me. Da una parte governo e avvocati scrivono:
    “Riguardo le regioni a massima gravità (zona rossa),in base all’art 3 comma 4 lett. a), non è consentito lo spostamento tra comuni, ad eccezione degli allenamenti di atleti, professionisti e non, partecipanti agli eventi e alle competizioni di rilevanza nazionale e internazionale previsti dall’art.1 comma 9 lett. e), nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa vigente e dei protocolli delle loro Federazioni sportive.”
    Voi invece date una conclusione del tipo uscite tranquillamente tutti e fatevi pure 100 km attraversando tutti i comuni. Da quello che ho capito, per sconfinamento si intende l’attraversamento di zone ricadenti in altri comuni ma che poi portano a rientrare nel proprio di residenza. Es. per raggiungere una spiaggia del proprio comune distante km. chiaro che non si può andare in giro con una mappa territoriale, e quindi il permesso di attraversamento per rientrare nel proprio. Boo che confusione!

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    • Dicembre 26, 2020 in 5:49 pm
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      Giulio ci spiace tanto, il nostro scopo non era assolutamente quello di fare confusione. Anzi, volevano solo essere utili al popolo dei ciclisti. Francamente ci aspettiamo che la faq del governo possa essere quantomeno applicata dalle forze dell’ordine, perché ultima in ordine cronologico.

      Rispondi
  • Dicembre 26, 2020 in 6:13 pm
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    Quando sarà possibile mi piacerebbe sentire il parere del vostro avvocato.

    Rispondi
    • Dicembre 26, 2020 in 7:50 pm
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      Certamente, grazie intanto! Glielo chiediamo!!

      Rispondi
    • Dicembre 27, 2020 in 3:26 pm
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      Buonasera Flavio, in coda all’articolo trova il commento del nostro avvocato

      Rispondi
  • Dicembre 26, 2020 in 11:02 pm
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    Buonasera, in realtà la faq è stata ottenuta dal lavoro dell’associazione ZEROSBATTI APS, che dopo un mese di tavolo istituzionale ha ottenuto la modifica. Lo dico per dare merito al gran lavoro svolto in queste settimane, a vantaggio di tutti gli amanti delle due ruote. Visitate le nostre pagine e ne avrete testimonianza. Grazie

    Rispondi
    • Dicembre 27, 2020 in 9:34 am
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      Buonasera,
      Grazie allora e complimenti per l’iniziativa. Anche noi in passato abbiamo sollecitato il Ministero su questo argomento. Molte grazie e ancora complimenti.
      Contattateci se volete collaborare o per diffondere delle vostre iniziative.

      Rispondi
  • Dicembre 27, 2020 in 9:05 am
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    Buongiorno,
    quindi la distinzione tra attività sportiva e motoria è stata superata? Anche noi amatori che pratichiamo la bici per scopi ricreativi possiamo uscire liberamente?

    Rispondi
    • Dicembre 27, 2020 in 9:35 am
      Permalink

      A livello teorico sì, nel senso che è ormai quasi universalmente riconosciuto che tutti i ciclisti praticano attività sportiva, in quanto la nostra è un’attività che sottopone a uno sforzo notevole. Tuttavia dipende sempre dall’analisi critica di chi troviamo

      Rispondi
  • Dicembre 28, 2020 in 6:07 pm
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    In sostanza, l’avvocato non nega che la mia interpretazione possa essere corretta.
    Grazie per il parere.

    Rispondi
  • Dicembre 30, 2020 in 6:48 pm
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    Per quanto riguarda l’attività sportiva, il governo avrebbe fatto meglio a togliere ogni dubbio semplicemente scrivendo “E’ tuttavia possibile…entrare in altri Comuni (plurale) “.
    Si sarebbe così evitato che l’ambigua formulazione al singolare “In altro Comune” potesse diventare, per eventuali verificatori, motivo per sanzionare un ciclista che avesse attraversato più comuni nel suo percorso.

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  • Gennaio 12, 2021 in 10:51 am
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    Buongiorno,
    ho notato che a partire da lunedì 11 gennaio è scomparsa dalle FAQ del governo la sezione di cui è stato messo lo screenshot nell’articolo, quindi sembrerebbe non valere più l’uscita dal comune per attività sportiva. Che sappiate, è una svista o questa “concessione” valeva solamente fino al 10 gennaio?
    Grazie

    Rispondi
    • Gennaio 12, 2021 in 11:24 am
      Permalink

      Buongiorno Mauro, grazie per la segnalazione molto preziosa. Purtroppo temiamo che siano vere entrambe le cose. Nel senso che abbiamo motivo di pensare che si tratti di una svista, o meglio di una dimenticanza. Ma il fatto che la dicitura apposita sia scomparsa dalla sezione riguardante fino al 15 gennaio, di fatto fa decadere la “norma di tolleranza” che era stata introdotta. Di conseguenza se usciamo dal Comune siamo purtroppo sanzionabili, anche se ovviamente si spera sempre nel buon senso dei controllori.

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