Tappa 9 Giro d’Italia: Evenepoel vince ma non convince

Doveva essere la tappa in cui, a detta di molti, sarebbe terminato il Giro d’Italia. Tutti pensavano che oggi Remco Evenepoel sarebbe andato a dormire con più di due minuti sul secondo, visto com’era andata la prima tappa. Invece, paradossalmente, pur trionfando nella crono, è il campione del mondo il grande sconfitto della cronometro. Infatti la nuova maglia rosa si trova, a pochi secondi da lui, ancora tanti rivali che nelle tante salite che ci saranno nelle successive giornate hanno tutti le carte in regola per metterlo in difficoltà.

Tappa 9 Giro d’Italia: le prime partenze

Come spesso succede nelle prove a cronometro, i tempi che fanno segnare i primi a partire sono alti e verranno in seguito migliorati man mano che scendono in strada corridori più avanti in classifica. Il primo corridore da seguire è il due volte campione del mondo di specialità Rohan Dennis. Il tempo dell’australiano è anonimo: la sua forma non è buona poiché ha dovuto sostituire un suo compagno a pochi giorni dal Giro d’Italia.

La cronometro si fa seria quando scendono in pista Bruno Armirail e subito dopo Stefan Kung. Il due volte campione d’Europa di specialità è uno dei favoriti di giornata e sembra confermarlo al primo intermedio, in cui fa segnare il miglior tempo. Poi però per lui le cose si complicano: lo svizzero infatti si trova un tratto caratterizzato da vento laterale che lo penalizza. Il ciclista della Groupama, senza questa sfortuna, probabilmente avrebbe vinto la tappa. Da segnalare che nella prima parte della 9° tappa del Giro d’Italia tutti i corridori si erano trovati pioggia e strada bagnata.

Cronometro di Cesena: le ultime partenze

Iniziano la cronometro i corridori che curano la generale. Arensman, Sivakov e De Plus, tre uomini della Ineos, fanno segnare ottimi tempi, a ridosso del duo della Groupama Kung-Armirail. Questo testimonia la condizione dei compagni di squadra di Thomas e Geoghegan-Hart, i quali faranno segnare eccellenti tempi. Si continua con le partenze, oramai partono i più forti del Giro d’Italia: Haig, Vine, Kamna, Caruso, Vlasov. E’ l’ora dei due capitani della Ineos, Geoghegan-Hart e Thomas, 6° e 5° della generale. Poi tocca ad Almeida, Roglic, Evenepoel e infine al leader Leknessund.

Caruso al primo riferimento della cronometro fa segnare un tempo ottimo per un non specialista. Vlasov conferma la sua discreta specializzazione contro il tempo. Thomas e Geoghegan-Hart confermano lo stato di forma della loro squadra e fanno segnare i due migliori tempi. La loro prestazione è dovuta a un rapporto lunghissimo, quasi inimmaginabile: un mostruoso 64-19. Almeida e Roglic deludono, Evenepoel no: il belga migliora il tempo di Thomas di ben 11″. Leknessund galleggia lontano dai migliori, attorno alla 20° posizione, e deve dare già addio alla leadership del Giro d’Italia.

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Giro d’Italia: Evenepoel non ammazza la corsa

Al secondo riferimento della cronometro, ai -6 km dal traguardo, Vlasov e Caruso confermano la loro buona prova, mentre Geoghegan-Hart e Thomas continuano a volare. Invece continua la prova mediocre di Almeida e Roglic. Ma l’intertempo che shocka gli spettatori è quello di Evenepoel: il campione del mondo è sì primo, ma pari merito con Thomas. La questione vittoria della 9° tappa del Giro d’Italia è apertissima.

Geoghegan-Hart arriva al traguardo e batte Kung di 2″. Subito dopo arriva Thomas, che migliora di 1″ il tempo del compagno di squadra. Poi tocca ad Almeida, che fa segnare il 7° tempo provvisorio, e a Roglic, che chiude in crescendo, 5° a soli 16″ da Thomas. Tutti gli occhi sono ora su Evenepoel: la sua pedalata è più pesante e meno fluida di quella della prima tappa ma, nonostante ciò, per 1″ è avanti a Thomas. Un vero smacco per il gallese che non vince una prova a cronometro dal 2017 e che, a quasi 37 anni, avrebbe vinto la sua prima tappa al Giro d’Italia. Leknessund termina 19° a 1′ 15″ da Evenepoel, a cui cede la maglia rosa.

Uno degli sconfitti della cronometro è Kung che, nel tratto in cui ha trovato il vento contrario, ha perso molto più dei 4″ che ha perso da Evenepoel. In casa Italia rammarico per Ganna: vista la straordinaria prestazione dei suoi compagni di squadra, avrebbe potuto ambire alla vittoria.

Giro d’Italia: la nuova classifica generale

La nuova classifica vede in maglia rosa Evenepoel, che ha 45″ su Thomas, 47″ su Roglic, 50″ su Geoghegan Hart, 1’07” su Almeida e Leknessund, 1’48” su Vlasov, 2’13” su Caruso, 2’37” su Kamna e 2’58” su Sivakov. Da notare la presenza di tre Ineos tra i primi 10 (Thomas, Geoghegan-Hart e Sivakov), che diventano 5 tra i primi quattordici se aggiungiamo anche Arensman e De Plus. Ma più che i numeri da questa cronometro si evince un dato: il Giro d’Italia non è chiuso, anzi è apertissimo. Evenepoel non ha ammazzato la gara e le cronometro tradizionali sono finite, perciò il Giro si deciderà in salita.

Guarda le classifiche generali del Giro d’Italia 2023

Cesare Fabrizi

Ha 27 anni, ha studiato all’Accademia d’arte di scrittura e storytelling e sogna di pubblicare un fumetto da lui sceneggiato. Si è innamorato del ciclismo durante la terza tappa del Giro d’Italia del 2004, vinta da Damiano Cunego. Quel giorno decise che da grande avrebbe fatto il ciclista, purtroppo non è andata così e si consola con il tennis. Da allora non si è perso un Giro d’Italia e un Tour de France, e questo spiega la sua predilezione per i cronoman e gli scalatori come Wiggins, Contador e Pogacar.

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