Folletti Verdi Ultracycling: una squadra da conoscere e seguire
Lungo il nostro cammino abbiamo avuto il piacere di conoscere i Folletti Verdi, una squadra molto unita che pratica Ultracycling, gare di ultra distanza no stop, Endurance, UltraTrail, 24h Mountain Bike, 24h Bici da Strada e gare no stop.
Roberto è il capitano della squadra, con alle spalle un trascorso nell’organizzazione della Granfondo Prosecchissima. Durante un periodo in cui Roberto aveva spostato la sua attenzione dalle grandonfo alle endurance race di 24 ore ebbe modo di apprezzare un team che a lui piaceva particolarmente per intenti e unità, il Nuvolera. In lui iniziò allora a crescere la determinazione di creare un team simile e nel frattempo cominciò anche a partecipare alle ultracycling, prendendo il via alla Dolomitica di 650km con oltre 1500 metri di dislivello.
Fu l’amicizia con Alessio, nata durante la 24h ore di Stevanà in circostanze molto particolari, a rendere possibile la creazione di questa squadra. Tutto nacque infatti dalla richiesta di Roberto nei confronti di Alessio di tenergli la bici, mentre lui sarebbe andato al “bagno”. Da quel giorno nacque un’amicizia molto stretta che rappresentò la pietra miliare del Team Folletti Verdi.
Folletti Verdi di passione
Il colore dei folletti, il verde, nasce dai pochi colori che Roberto aveva a disposizione, in una domenica piovosa, quando decise di disegnare la prima maglia della squadra. Verde, rosso, giallo e azzurro erano i colori a cera di cui disponeva e da questi nacque la prima maglia e il colore principale che ancora oggi contraddistingue i Folletti, il verde.
Nello stesso momento nasce anche il nome della squadra, grazie alla volontà di portare allegria. Uno stato d’animo che caratterizza i Folletti Verdi anche durante le gare. Tanto che furono proprio gli altri atleti che nel veder arrivare i ragazzi di Roberto and company iniziarono a chiamarli “Folletti verdi” e quello divenne il loro nome ufficiale.
La squadra si fonda su un ideale stupendo, aiutare persone normali a credere nei propri sogni, a provare ad alzare la propria asticella e superare i propri limiti. Lo fanno dando sostegno, i propri consigli e delle vere e proprie consulenze a chi desidera entrare nel mondo delle gare di ultra distanza. Ovviamente nel loro DNA c’è la voglia di correre, di competere e di sfidare soprattutto loro stessi. Si confrontano continuamente con il cronometro, con lo scopo di raggiungere le loro migliori prestazioni.
Un gruppo molto unito
All’interno del gruppo dei Folletti Verdi ogni componente del Team ha i propri singoli obiettivi da raggiungere ma condividono la carica emotiva e l’aiuto reciproco sul piano psicologico. I membri del team si alternano tra momenti in cui ognuno vive il suo giorno da protagonista e altri in cui ciascuno offre il proprio aiuto ai compagni. Incarnando così alla perfezione lo spirito del ciclismo.
Questi ragazzi riescono quindi ad essere uniti, senza fare tutti la stessa cosa. Come ci riescono? Per prima cosa con il coinvolgimento. Alle loro partecipazioni non è presente solo chi corre ma anche i compagni della squadra che fanno assistenza. Per averne una riprova è sufficiente ascoltare il racconto del capitano, in merito alla 24 ore di Wembo in Portogallo.
Il racconto del capitano:
“Alessio in categoria élite che correva solo per la classifica assoluta ed io che ero andato per fare da sostegno in categoria single speed, in assistenza amici extra team, il nostro amico autista ufficiale del team Giuliano e poi #lamammavolantesarah. Ancora ricordo la sera prima dell’europeo stemperare la tensione con balli scatenati (s0rride). Da subito durante la corsa una pioggia battente mette Alessio ko per una brutta caduta. Mi ritrovo primo di categoria per 16 ore, la notte la testa traballa e lì la forza di Sarah ha preso in mano la situazione “scuotendomi”, facendo rivestire un malconcio Ale per farmi ripartire, per recuperare e vincere quello che era diventato il nostro sogno: la maglia di campione europeo”.
Il capitano prosegue poi la sua riflessione sulla squadra, con queste parole:
“Penso a quando corriamo le ultra in categoria senza supporto è vero siamo soli, ma a qualsiasi ora noi ragazzi siamo insieme, per una parola, per un controllo di mappa per cercare un posto dove riposare, una fontana, un panificio, capire i chilometri di quella salita che stanchi pare non finire. Lontani ma vicini il team sempre con noi, questa la nostra forza. Ricordo alla ultra di Sarah dove la vide vincitrice, era in piena notte, nella zona del terremoto dell’Abruzzo fontane chiuse ed ormai era stanca, il nostro Mauro da casa la teneva sul pezzo e gli trovava una fontana. Ma ogni evento ha momenti continui di condivisione tra i componenti del team”.
Le loro partecipazioni tra passato e futuro
I Folletti Verdi partecipano a tutte le 24h Mtb italiane, al Campionato Europeo e Mondiale di Wembo Mtb sempre di 24 ore e hanno preso parte alla celebre 24h all’interno del circuito del Nurburing che ogni anno conta circa 15mila partecipanti. I Folletti hanno inoltre partecipato alla Race Across Frace da 2600km, per 40000m D+ categoria senza supporto, alla Biking Man Corsica e uno di loro è riuscito a partecipare, in questo terribile 2020 alla Three Peaks Vienna Nizza.
Il loro sogno per il 2021? è la North Cape Tariffa con l’obiettivo di abbattere il muro dei 21 giorni. Oltre a questa vorrebbero partecipare alle prestigiose Race Across The Alps e alla Race Across Austria con assistenza al seguito.
La Follettiavventura
La Follettiavventura è un’idea nata dal capitano Roberto nel 2017, durante la partecipazione alla 20k Ultratrail. In quell’occasione Roberto ebbe modo di capire come anche un passo verso il mondo meno agonistico può portare grandi soddisfazioni. In quell’occasione poterono gustarsi il bello della condivisione, della vista della natura e del senso di avventura nel cercare un posto per riposare. Senza badare troppo al tempo delle pausa ma semplicemente godendosi l’attimo.
Da questo scaturì la loro intenzione di ricreare un contenitore per tutti coloro che amano le avventure e il viaggio. Senza ricercare le performance assolute, scandite dal rumore del cronometro. “Quest’anno durante Race Across Italy in modalità cronometro individuale, incrociando altri viaggiatori sulla mia strada, ho condiviso istanti, ho visto che siamo due facce della stessa medaglia solo alla ricerca di due velocità diverse. Allora dopo i miei 2600km nelle bellezze italiane, convinto e incoraggiato da Sarah abbiamo deciso insieme di dar vita a questa nuova sezione”.
