Frequenza cardiaca nel ciclismo: valori medi, rilevazione e miglioramenti

Quale frequenza cardiaca dovrebbe avere un ciclista? Valori medi e miglioramenti

La frequenza cardiaca è un importante indicatore della salute e della forma fisica, e può essere particolarmente utile per noi ciclisti che abbiamo l’esigenza di monitorare i nostri sforzi durante gli allenamenti. La frequenza cardiaca durante il ciclismo può variare a seconda dell’intensità dell’esercizio, della forma fisica del ciclista e dell’ambiente in cui si svolge l’attività ciclistica. Di seguito analizziamo alcune informazioni importanti sulla frequenza cardiaca nel ciclismo.

Quale frequenza cardiaca dovrebbe avere un ciclista

In generale, la frequenza cardiaca durante il ciclismo dovrebbe essere compresa tra il 60% e il 80% della frequenza cardiaca massima del ciclista. La frequenza cardiaca massima può essere determinata con un apposito test svolto nei migliori laboratori di biomeccanica. Altrimenti può essere stimata con un metodo (ormai un po’ superato) che prevede di sottrarre l’età del ciclista dalla cifra di 220. Per maggiori informazioni è sicuramente utile confrontare le zone di frequenza cardiaca per il ciclismo.

Ad esempio, se un ciclista ha 30 anni, la sua frequenza cardiaca massima stimata dovrebbe essere di 220-30=190 battiti al minuto. Pertanto, durante il ciclismo, la frequenza cardiaca dovrebbe essere compresa tra 114 e 152 battiti al minuto (60% e 80% della frequenza cardiaca massima, rispettivamente).

Tuttavia, è importante tenere presente che queste sono solo linee guida generali e che la frequenza cardiaca ideale per un ciclista potrebbe essere leggermente diversa a seconda della forma fisica e dell’obiettivo dell’allenamento. Ad esempio, se il ciclista vuole aumentare la resistenza, potrebbe scegliere di mantenere una frequenza cardiaca più bassa (intorno al 60% della frequenza cardiaca massima) durante l’allenamento a lunga distanza. Se, invece, il ciclista vuole migliorare la potenza, potrebbe scegliere di aumentare l’intensità dell’allenamento e quindi mantenere una frequenza cardiaca più alta (intorno al 75-80% della frequenza cardiaca massima).

Oltre all’intensità dell’allenamento, la frequenza cardiaca durante il ciclismo può essere influenzata anche dall’ambiente in cui si svolge l’attività. Ad esempio, se il ciclista sta pedalando in montagna, la frequenza cardiaca potrebbe aumentare a causa della maggiore resistenza dovuta all’altimetria. Allo stesso modo, se il ciclista sta pedalando in un ambiente caldo e umido, la frequenza cardiaca potrebbe aumentare a causa del maggiore sforzo richiesto per mantenere il corpo idratato e a temperatura ottimale.

Come monitorare la frequenza cardiaca durante gli allenamenti in bici

La frequenza cardiaca è quindi un importante indicatore della nostra forma fisica e può essere particolarmente utile da monitorare durante gli allenamenti in bici. Ecco alcuni modi per farlo:

Il modo più preciso per monitorare la frequenza cardiaca durante il ciclismo è utilizzare un cardiofrequenzimetro. Per i ciclisti i più indicati sono le fasce cardio: questi dispositivi possono essere indossati al polso o al petto e rilevano la frequenza cardiaca attraverso degli elettrodi. Ci sono molti cardiofrequenzimetri sul mercato a prezzi variabili, quindi è sempre possibile trovarne uno che soddisfi le proprie esigenze e il proprio budget (consigliamo però di utilizzare dei produttori affidabili).

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E’ inoltre possibile usare Smartwatch o fitness tracker: molti smartwatch e fitness tracker hanno la funzione di monitoraggio della frequenza cardiaca. Anche se questi dispositivi non sono sempre altrettanto precisi come i cardiofrequenzimetri dedicati, possono comunque fornire una buona indicazione della frequenza cardiaca durante allenamenti saltuari.

App per lo smartphone: esistono diverse app per lo smartphone che possono utilizzare la fotocamera o il sensore di battito cardiaco del telefono per rilevare la frequenza cardiaca. Anche in questo caso, la precisione può variare, ma possono essere una buona opzione per chi non vuole investire in un dispositivo dedicato (per uso occasionale).

Per ottenere il massimo beneficio dal monitoraggio della frequenza cardiaca durante il ciclismo, è importante stabilire dei range di frequenza cardiaca ottimali. Questi possono variare in base all’età, al livello di forma fisica e agli obiettivi di allenamento, quindi è consigliabile consultare un professionista o un coach per determinare i propri range personalizzati. Una volta stabiliti i range, è possibile utilizzare la frequenza cardiaca come indicatore della propria intensità di allenamento durante il ciclismo e regolare l’intensità di conseguenza.

Inoltre, è importante ricordare di fare sempre un riscaldamento adeguato prima di iniziare a pedalare per evitare il rischio di infortuni. E non dimenticate di idratare il corpo adeguatamente durante il ciclismo, poiché la disidratazione può influire sulla frequenza cardiaca.

In sintesi, il monitoraggio della frequenza cardiaca durante il ciclismo può essere un ottimo modo per migliorare la propria forma fisica e raggiungere i propri obiettivi di allenamento ma sarebbe buona norma abbinarlo ad una preparazione atletica specifica realizzata da un professionista del settore, in modo da gestire gli allenamenti nel migliore dei modi, evitare errori e ottenere dei reali miglioramenti.

DavePeriodista

Davide Bagnoli è un giornalista iscritto all’albo dell’Emilia Romagna. Nella sua carriera si è occupato di cronaca di ogni genere, ha sempre cercato di farlo con passione e con il sorriso sulle labbra. Quando possibile cerca di trasmettere il suo sorriso anche ai lettori, ama scrivere e questo lo ha portato a pubblicare due libri. La sua più grande passione sportiva è il ciclismo, sport che ama e pratica nel tempo libero.

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