Giro d’Italia 2023: giudizio sul percorso (settimana per settimana)
Il momento più atteso per gli appassionati italiani di ciclismo si avvicina sempre di più. Tra meno di un mese, il 6 maggio, si alzerà il sipario sul Giro d’Italia 2023. Dopo alcune edizioni insipide e decisamente meno interessanti rispetto al Tour de France, quest’anno ci sono tutti gli ingredienti per assistere a una gara appassionante e ricca di gesta da campioni. Andiamo ad analizzare il percorso.
Giro d’Italia 2023: la prima settimana
Il Giro d’Italia 2023 vedrà una prima settimana per niente semplice, con solo tre tappe in cui si può prevedere un arrivo in volata. Si parte con una tappa per nulla banale, una cronometro di quasi 20 km con arrivo a Ortona. Qui può essere già accumulato distacco tra gli specialisti delle prove contro il tempo e tra chi non lo è. Per il resto sono presenti tappe mosse, come quella con arrivo a Melfi e quella a Lago Laceno, in cui ci sono due GPM di 2° categoria, tra cui l’ultimo, il Colle Molella, che termina a soli 3 km dal traguardo. Qui gli uomini di classifica potrebbero già fare le prime mosse.
Le prime due salite davvero impegnative di questo Giro, di 1° categoria, verranno affrontate nella settima tappa, che ospita l’arrivo in salita al Gran Sasso. Questo sarà preceduto dall’altro GPM di massima categoria di giornata, quello di Calascio. In questa tappa potremmo iniziare a capire quanto meno chi non lotterà per la Maglia rosa. Dopo un’altra frazione mossa, con arrivo a Fossombrone, ecco un’altra giornata molto delicata per la lotta al trono di questo Giro d’Italia 2023, ovvero la cronometro di Cesena, la seconda di questo Giro, lunga ben 35 km, che chiuderà così la prima settimana della Corsa rosa.Qualche pretendente al Trofeo Senzafine potrebbe andare al giorno di riposo con un fardello di diversi minuti sul groppone.
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Giro d’Italia 2023: la seconda settimana
La seconda settimana del Giro d’Italia 2023 comincia con tre tappe che presumibilmente termineranno con una volata di gruppo. Poi però c’è la prima portata da tre stelle Michelin di questa Corsa Rosa: la tredicesima tappa. Essa termina con l’arrivo in salita a Crans Montana, dopo uno sconfinamento in Svizzera e prevede tre GPM di 1° categoria: la temutissima Cima Coppi di questo Giro, il Col du Grand Saint Bernard, coi suoi 2469 mt, la Croix de Coeur e, appunto, l’arrivo in salita di Crans Montana. Questo è un crocevia fondamentale per la conquista della Maglia Rosa e oggi ci si può inventare qualcosa di importante per far saltare il banco.
Il weekend della seconda settimana del Giro d’Italia 2023 prevede la Sierre – Cassano Magnago, tappa molto adatta a una fuga, e la Seregno – Bergamo, tappa ostica, con 4 GPM di 2° categoria, in cui, molto probabilmente, torneranno in azione gli uomini di classifica.
Giro d’Italia 2023: la terza settimana
Dopo il giorno di riposo di lunedì 22 maggio, data tanto cara a José Mourinho e all’Inter, inizia la temutissima terza settimana.
Martedì subito una tappa durissima. Si arriva in salita al Monte Bondone, GPM di 1° categoria, preceduto da altri quattro GPM. Poi una tappa cuscinetto, buona per far rifiatare gli uomini di classifica in vista dei tre giorni che decideranno il Giro d’Italia 2023. Infatti prima c’è l’arrivo in salita di seconda categoria a Val di Zoldo, che è preceduto da altri quattro GPM, due dei quali di 1° categoria. Poi la terrificante Longarone – Tre Cime di Lavaredo, con anche in questo caso cinque GPM, di cui ben tre di 1° Categoria, come l’arrivo in salita ai 2304 mt del Rifugio Auronzo. Infine l’atipica cronometro di sabato 27 maggio: i primi 10 km sono pianeggianti, i successivi otto prevedono la scalata del Monte Lussari.
Dopo tante fatiche, il Giro d’Italia 2023 terminerà con la passerella finale tra le strade della Città Eterna.