Giro d’Italia 2023 presentazione, giudizio sul percorso e calendario delle tappe

Attesa da appassionati, operatori del settore e soprattutto da corridori e direttori sportivi (in funzione programmatoria della stagione che verrà) puntuale è arrivata lunedì 17 ottobre la presentazione del Giro d’Italia 2023, Edizione 106.

Subito s’impone un giudizio di ordine generale: il percorso è davvero bellissimo, in linea con quello delle ultimissime edizioni, con tanta montagna e soprattutto, in controtendenza con i percorsi degli ultimi anni, non solo del Giro stesso ma anche del Tour e della Vuelta, con tanta crono, ciò che già strizza l’occhio ai cronomen passisti scalatori di cui è ricco il panorama internazionale.

Originale l’idea di una lunga cronometro di apertura di quasi venti chilometri: non un semplice prologo, ma una vera e propria crono che subito finirà per delineare una classifica ben assestata fra i pretendenti alla vittoria finale.

Buona la scelta di proporre arrivi in salita e percorsi accidentati lungo gli Appennini (secondo quello che, posso dirlo con un filo di immodestia, costituisce un mio cavallo di battaglia pluriennale: “gli Appennini ce li abbiamo e dobbiamo calvalcarli“).

Sul punto, condivisibile l’idea di un primo arrivo in salita sul Lago Laceno, già alle primissime tappe ma non troppo impegnativo sul piano strettamente tecnico. Ancora meglio l’arrivo a Campo Imperatore alla settima tappa. Salita bellissima sul piano scenografico, lunghissima, non troppo pendente ma che certamente potrà contribuire a definire ulteriormente classifica e gerarchie.

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Se poi fra i suddetti due arrivi si inframmezza la bellezza della tappa in circuito di Napoli (riprendendo un esperimento che ha avuto certamente molto successo), il giudizio sulle prime tappe non può che essere più che positivo. Manca forse un vero e proprio arrivo “da muro” (per invogliare i finisseur più famosi) ma il giudizio non cambia.

E, a conclusione della prima settimana, la lunga cronometro in terre di Romagna. Tappa che, unitamente alla prima, invoglierà alla partenza i passisti scalatori che potranno puntare alla Maglia Rosa e alla partecipazione alla nostra corsa piuttosto che al Tour (sempre che i francesi non decidano di imitarci nel chilometraggio delle tappe contro il tempo).

Equilibrato il percorso, fra la prima e la seconda settimana nella proposizione di arrivi per sprinter e per attaccanti (in proposito interessante la tappa fra l’Emilia e la Toscana), che rende giustizia anche a coloro che non punteranno alla vittoria nella classifica generale.

Magnifica la tappa con sconfinamento in Svizzera, con l’arrivo a Crans-Montana e l’attraversamento di una salita a me molto cara, il Gran San Bernardo, Cima Coppi di quest’edizione. Bella ed interessante la parziale riproposizione di una tappa stile Giro di Lombardia, nella domenica del 15 maggio.

Prime due settimane complessivamente ben disegnate (magari una frazione maggiormente dedicata ai celeberrimi muri marchigiani sarebbe stata la ciliegina sulla torta).

Infine la terza settimana, da capogiro sul piano tecnico: subito l’arrivo sul Bondone, un po’ di pausa e poi il trittico con l’arrivo di Val di Zoldo, alle Tre Cime di Lavaredo ed infine, la supercronoscalata sul terribile Monte Lussari (in Friuli l’organizzazione riesce sempre a proporre ai grandi capi del Giro dei percorsi fantastici, complimenti ai friulani).

Questa settimana davvero si presenta spaventosamente bella: dal punto paesaggistico, dal punto di vista tecnico (leggi Bondone, Giau, Tre Cime), ed infine, tanto per invogliare qualche sloveno di nostra conoscenza, una crono in salita proprio ad un passo dalla Slovenia (a buon intenditor…).

Infine il lungo trasferimento per la passerella di Roma. Lo dico subito: senza discuetere il fascino della Città Eterna, nessuno al mondo può vantarsi di averla, tuttavia l’idea di scimmiottare il Tour con un megatrasferimento sino alla Capitale non solletica troppo le mie fantasie. Lo dico chiaro: avrei preferito un arrivo a Trieste, sia per rimanere nella vicinanze della penultima tappa, sia per il discorso di cui sopra sullo stimolare qualche corridore sloveno…

Certo, mi si potrà obiettare che a ragionar così mai si potrebbe arrivare a Roma, data la necessità che le ultimissime tappe si disputino nel profondo Nord: e (sarebbe) un’obiezione giusta, astrattamente condivisibile, che accetto e che sarei pronto a discutere (o riduscutere), ma per quest’anno, complice la cronoscalata del Monte Lussari, avrei preferito quanto sopra.

Nel complesso, un Giro forse con qualche choilometro di crono di troppo (sin troppo chiaro il desiderio di avere al via i vari Roglic ed Evenepoel piuttosto che i Quintana od i Bardet). Bisognerà vedere se le esche piazzate dagli organizzatori faranno abboccare all’amo qualche pesce di livello, posto che, come sempre, bello il teatro ma poi ci devono essere anche validi attori.

Infine una chiosa: è nelle corde degli organizzatori, sempre sensibili, va detto, al rispetto nel percorso del Giro, della nostra Storia, delle nostre date simbolo, degli eventi che hanno caratterizzato (qualche volta tristemente agitato) i giorni del nostro Paese. Ed è per questo che un plauso va per l’inclusione di Longarone nel percorso del Giro, a sessant’anni dalla tragedia indimenticata ed indimenticabile del Vajont. Bravi.

Voto 9 pieno al tracciato. Attendiamo fiduciosi che le stelle di prima grandezza del firmamento ciclistico internazionale (o almeno una parte di esse, col Tour affianco non si può essere troppo pretenziosi), opti per la nostra corsa, davvero la più dura nel Paese più bello.

Buon Giro a tutti.

Tappe Giro d’Italia 2023: luoghi di partenza, arrivo e difficoltà

Tappa 1 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Sabato 6 maggio: Fossacesia Marina – Ortona **

Tappa 2 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Domenica 7 maggio: Teramo – San Salvo *

Tappa 3 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Lunedì 8 maggio: Vasto – Melfi ***

Tappa 4 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Martedì 9 maggio: Venosa – Lago Laceno ***

Tappa 5 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Mercoledì 10 maggio: Atripalda – Salerno *

Tappa 6 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Giovedì 11 maggio: Napoli – Napoli **

Tappa 7 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Venerdì 12 maggio: Capua – Gran Sasso d’Italia ****

Tappa 8 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Sabato 13 maggio: Terni – Fossombrone **

Tappa 9 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Domenica 14 maggio: Savignano sul Rubicone – Cesena ***

Lunedì 15 maggio: riposo

Tappa 10 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Martedì 16 maggio: Scandiano – Viareggio **

Tappa 11 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Mercoledì 17: Camaiore – Tortona **

Tappa 12 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Giovedì 18: Bra – Rivoli ***

Tappa 13 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Venerdì 19: Borgo Franco D’Ivrea – Crans Montana *****

Tappa 14 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Sabato 20: Sierre – Cassano Magnago**

Tappa 15 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Domenica 21: Seregno – Bergamo ****

Lunedì 22: riposo

Tappa 16 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Martedì 23: Sabbio Chiese – Monte Bondone *****

Tappa 17 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Mercoledì 24: Pergine Valsugana – Caorle *

Tappa 18 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Giovedì 25: Oderzo – Val di Zoldo ****

Tappa 19 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Venerdì 26: Longarone – Tre Cime di Lavaredo *****

Tappa 20 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Sabato 27: Tarvisio – Monte Lussari *****

Tappa 21 Giro d’Italia 2023, percorso e altimetria

Domenica 28: Roma – Roma *

Mario Delitala

Avvocato di professione, ma con una profonda passione per il ciclismo, praticato e guardato. Nel poco tempo libero a disposizione si allena, da solo ed in compagnia, studiando sempre nuovi percorsi da appassionato cacciatore di grandi salite, da percorrere rigorosamente al proprio lento passo, con la sola soddisfazione di arrivare in cima. Fra i suoi “scalpi” più importanti alcune mitiche salite della storia del ciclismo, come il Col de Vars ed il Col d’Allos nelle Alpi francesi o il Colle della Maddalena, nelle Alpi italiane. Realizza uno dei suoi sogni, quello di scrivere di ciclismo, col gusto di provocare discussioni e dibattiti, in linea con le proprie abitudini professionali.

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