Giro d’Italia, tappa 11: sulle strade polverose di Montalcino vince Schmid e stravince Bernal
Undicesima tappa del Giro d’Italia 2021 molto movimentata, con una fuga che parte presto e sviluppa diversi minuti di vantaggio. Ciclisti impolverati sugli storici tracciati delle “Strade Bianche” che ci riportano con la mente al ciclismo storico d’altri tempo. Corridori di classifica che non si limitano a guardare gli uomini di classifica, con Bernal che affronta la salita degli ultimi chilometri sempre in testa e con un ritmo incalzante.
Soffre purtroppo Remco Evenepoel che si stacca, sale del suo passo e incappa in una giornata no, la classica giornata negativa dopo il giorno di riposo. Si ferma Almeida, eseguendo gli ordini di casa Deceuninck Quick Step, per aiutarlo a limitare i danni e arrivare al traguardo perdendo il meno possibile. La Ineos aveva infatti programmato questa tappa proprio con lo scopo di guadagnare su Remco che fino a questa mattina era considerato il rivale numero uno per Egan. Apparentemente brillanti anche Soler e Ciccone che non si staccano mai dalle ruote dei migliori e restano sempre con i migliori. Sempre nel gruppo dei migliori anche Yates e Carthy. Rimangono davvero in pochi davanti, in una tappa che non ti aspetti.
Tappa all’arrivo
A 5 km dal termine si stacca Vincenzo Nibali, ancora grande tra i grandi però arrivando con i migliori quasi fino alla fine. La sua crisi anticipa però di poco quella di Ciccone, Soler e Caruso che perdono anche loro contatto con le ruote dei migliori. Tra i fuggitivi si avvantaggiano invece Mauro Schmid e un ottimo Alessandro Covi, che collaborano per arrivare al traguardo insieme.
La fiondata incredibile arriva a 3 km dal traguardo e porta ancora la firma del Messi del Ciclismo, Egan Bernal che lascia tutti gli altri pretendenti alla maglia rosa indietro insieme a mille timori e difficoltà. Bernal ha iniziato questa frazione con la volontà di guadagnare su Remco ma quando ha capito che il suo rivale numero uno oggi era diventato Vlasov ha voluto guadagnare… e non poco anche su di lui.
Schmid della Qhubeka Assos vince in volata su Covi e vince una tappa prestigiosa. Terzo posto per Vanhoucke e quarto per De Bondt. Tutti gli occhi sono però su Bernal che arriva al traguardo con un nettissimo vantaggio stravolgendo la generale e dimostrando che il Messi del ciclismo è tornato.
Classifica generale
- Egan Bernal;
- Vlasov a 45”;
- Caruso a 1,12”
- Carthy a 1,17”;
- Yates a 1,22”
- Buchmann a 1,50”
- Evenepoel a 2,22”
- Ciccone a 2,24”
- Foss a 2,49”
- Poveda a 3,15”.