Giro d’Italia: tappa 12, primo acuto italiano al giro…vince Vendrame

Il tracciato è quello giusto. La giornata anche. Oggi si può tentare una fuga. Oggi, per chi di solito gioca un ruolo in secondo piano si può. Si può tentare la fuga, quella giusta, quella che non infastidisce i leader della generale e che ti può permettere di coronare un sogno, quello di alzare le braccia al cielo appena vedi il traguardo.
Che fatica per fuggire dal gruppo
La fuga ci mette tanto a staccarsi. La Ineos ha deciso di voler controllare il giro e di non lasciare niente al caso. Il loro capitano Bernal va tutelato sempre e ad ogni costo. Occorre un’ora di gara a quasi 50 all’ora prima che la squadra inglese dia il proprio benestare e la fuga possa finalmente partire. Fra i 16 fuggitivi ci sono Vendrame, Ravanelli, Albanese, Petilli, Brambilla, Ulissi e Visconti.
Ci sono anche Bennet, Campanaerts e la maglia blu di Bouchard. La corsa si muove come da copione lungo il fastellato percorso appenninico e a poco a poco la fuga si spezza sino a designare 4 corridori a giocarsi la tappa, Hamilton, Vendrame, Brambilla e Bennett. In prossimità del traguardo di Bagno di Romagna i 4 si marcano stretti fino all’azione decisiva con lo splendido scatto di Vendrame ed Hamilton.
I 2 scelgono il tempo giusto per giocarsi la vittoria lasciando sul posto gli altri 2 attaccanti. A 300 m dal traguardo l’azione di Andrea Vendrame che parte con la fame e la grinta di chi non vuol perdere un’altra occasione ma arrivare stavolta fino in fondo e realizzare il proprio sogno….vincere la tappa.
Orgoglio Nibali
Nel gruppo i capitani, reduci dalle fatiche della tappa di Montalcino, si fanno tregua almeno per oggi. Unico acuto è quello di Nibali che prima prova assieme a Ciccone a prendere un po’ di margine da Bernal prima di essere ripresi dalla Ineos, e poi riesce a staccare gli altri con una bella azione che lo porterà sul traguardo ad avere poco meno di 10″ dal gruppo maglia rosa.
Auguri di pronta guarigione Stefano!
Lascia anzitempo il giro anche Stefano de Marchi che a causa di una caduta, durante uno dei tentativi di fuga all’inizio di giornata, cade rovinosamente in discesa. Attimi di ansia e tensione fortunatamente scongiurati, per lui frattura della clavicola e tante contusioni. In bocca al lupo Stefano, ci hai emozionati con la tua maglia rosa e presto vorremmo tifare di nuovo per te lungo le strade.
Lasciano la corsa anche Gino Mader e Soler.
Occasione per i velocisti al traguardo di Verona?
Domani tappa piatta. Si arriva a Verona, con un percorso di circa 200 km senza particolari asperità. Una tappa di trasferimento che farà gola ai velocisti rimasti in corsa.