Il giro si decide sullo Stelvio, Kelderman nuovo leader

Il Giro arriva sullo Stelvio

Finalmente arriva il giro. Finalmente sulle Alpi la corsa esplode, la maglia rosa Almeida, generoso nella sua prova, cede lo scettro a turno ai tanti pretendenti. Il palcoscenico dello Stelvio prima e dei laghi di Cancano poi regalano emozioni uniche su una strada che si inerpica a voler sfidare la maestosità dei monti a voler quasi protendersi per accarezzare il cielo. Quando si affrontano certe strade sembra che il tempo si fermi, anzi che nelle immagini dei corridori di oggi rivediamo quelle degli eroi del passato. Si affrontano passi e cime storiche e nelle pedalate ci sembra di rivedere Coppi e Bartali, Merck, Gimondi fino alle eroiche cavalcate del Pirata. Queste stradine strette che ci restituiscono la genuinità di un tempo passato testimoniano anche la portata della fatica e delle imprese che ancora oggi compiono i corridori. Così oggi abbiamo la fortuna di assistere a una nuova generazione di grandi campioni che divorano queste strade e tracciano il loro futuro. La vittoria di tappa va al giovane Hindley della Sunweb davanti a Geoghegan Hart (Ineos). La rosa però per una manciata di secondi è per Kelderman (Sunweb).

Il Giro oggi

La maestosità delle montagne in oltre 5000 m di dislivello

La corsa si decide in salita. Il vecchio incedere del ciclismo torna più che mai attuale oggi. Si affrontano le Alpi, in un mese inedito quello di ottobre che sembra quasi farsi da paret per concedere una giornata di sole ai corridori e godersi anche lui lo spettacolo. Le salite previste sono il passo dello Stelvio (5 km al 7,5%) e  i laghi di Cancano (Gpm di prima categoria, 8,7 km al 6,8%). In partenza si stacca una generosa fuga con tanti corridori interessanti. Tra questi l’unico che prova a resistere sulla prima ascesa e O’Connor. I fuggitivi che giungono alle rampe dello Stelvio con quasi 3 minuti di vantaggio provano a resistere. Ma il gruppo sa che è su queste strade che si decide il grio e si può riscrivere la storia.

Azione della Ineos e prime difficoltà per Almeida sull’ascesa allo Stelvio simbolo del Giro

L’azione di O’Connor è generosa e seguita a scalare la vetta della cima Coppi del giro in solitaria. Alle sue spalle però parte l’attacco degli uomini della Ineos, che dopo l’abbandono di Thomas è vera protagonista di questo giro. Un generoso Dennis scorta Geoghegan Hart lungo i tornanti dello Stelvio, simbolo del Giro, riprendendo il fuggitivo O’Connor i. A loro si accoda anche il giovane Hindley che in CG è appena 3 secondi dietro l’uomo di classifica della Ineos. Alle loro spalle resta Kelderman. Il corridore della Sunweb, seppur distanziato circa 50 secondi dai battistrada, tiene il passo e inizia a guadagnare secondi importanti sulla maglia rosa. Almeida, infatti, per la prima volta nel corso di questo giro, paga le asperità della strada. Un generoso Nibali assieme a Fuglsang e Pello Bilbao staccano la maglia rosa frapponendosi fra questi e i battistrada. Giunti in cima il terzetto composto da Dennis Geoghegan Hart e Hindley ha oltre 3 minuti da Almeida, ma la maglia rosa virtuale è proprio Kelderman.

Sulle rampe di Cancano trionfa Hindley

Terminata la lunga discesa i battistrada si apprestano ad affrontare l’ultima ascesa di giornata. Dennis tira i remi in barca ed è Geoghegan Hart a dettare il ritmo, francobollato da Hindley. Alle loro spalle le azioni di Fuglsang e Pello Bilbao che riprendono e superano Kelderman, mentre Nibali, in difficoltà anche oggi, si aggrega al gruppo maglia rosa. I battostrada mantengono il vantaggio arrivando tra gli splendini specchi d’acqua dei laghi artificiali a giocarsi la vittoria in volata. Trionfa Hindley, più fresco dopo essere sempre rimasto a ruota aggiudicandosi i secondi di abbuono, davanti proprio ad un bravissimo Geoghegan Hart. Kelderman, quinto al traguardo, contiene il distacco entro i 2 minuti e 30 sec ed è la nuova  maglia rosa con appena 12 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Hindley e 15 secondi su Geoghegan Hart. Distacchi ridotti all’osso come in una gara di F1 questo rende ancora più deicsiva la penultima tappa del Sestriere e la cronometro conclusiva di Milano. Un Giro ancora tutto da scrivere e soprattutto tutto da vivere.

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Vincenzo Davide Catania

Vincenzo Davide Catania ha 35 anni e vive tra i ridenti colli di Bologna dove lavora come Chirurgo Pediatra presso l’Ospedale Sant’Orsola. Sposato con una donna meravigliosa che gli ha regalato 2 piccoli angeli, Giulia ed Emanuela. La passione per il ciclismo riemerge nei ricordi adolescenziali delle epiche imprese del Pirata, delle roboanti vittorie di Cipollini e Petacchi e delle imprese, nelle fredde terre del Nord, di Bartoli. Passista per natura e vocazione, nel poco tempo libero, spesso rubato al sonno alle prime luci dell’alba, coltiva la propria passione per la bici in una sfida costante con se stesso nella scoperta di nuovi e stimolanti percorsi che lo riportino ad un contatto puro con la natura delle montagne e del bosco.

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