La ripresa dopo una lunga sosta: consigli e accortezze
Tutti aspettiamo con ansia la ripresa. Non vediamo l’ora di tornare in sella, progettiamo e pregustiamo i nostri prossimi giri, nella speranza di poter ripartire, almeno in solitaria dal prossimo 4 maggio. Comunque mettiamocelo nella testa: la ripresa sarà molto dura. Tanti di noi hanno saputo mitigare l’effetto di questa chiusura con un buon allenamento sui rulli e con una dieta bilanciata. La situazione non sarà la stessa per tutti. Quanto pesa uno stop così lungo in termini di resa?
Secondo gli esperti francesi di Topvelo, star fermi per 2 mesi e mezzo ci fa perdere circa il 20% della nostra “cilindrata”. Ovvero della nostra resistenza costruita con gli allenamenti del passato. Si tratta ovviamente di una soglia che varia poi da persona a persona e anche in base all’età e all’attività svolta durante lo stop forzato. In ogni caso ci sarà da patire alla ripresa, servirà un vero sforzo per recuperare la condizione.
Come dovrà essere la ripresa?
Per essere produttiva ed efficace la ripresa deve rispettare quattro regole:
- progressiva, ovvero ben organizzata e cadenzata nelle settimane, senza exploit iniziali;
- regolare, a seconda della nostra tabella d’allenamento e del tempo libero è però importante che abbia un andamento regolare.
- efficace, cioè dovrebbero includere esercizi con la velocità, con la forza, in grado di rafforzare i muscoli e dovrebbero avere intervalli di intensità varia;
- piacevole, le uscite in bici devono sempre dare piacere. Non sono contemplate per durare solo fatica ma servono anche per cullarci e deliziarci con uno sport da favola.
La parola d’ordine sarà: pazienza. La condizione tornerà, basta avere la pazienza di attenderla e coltivarla. Cercare da subito di forzare oltre le proprie possibilità potrebbe esporci a rischi di infortuni. All’inizio qualcuno dovrebbe riabituarsi ed accontentarsi di medie più basse, convivere con il dolore alle natiche e sentirsi senza fiato in salita. Questi aspetti andranno a posto nel corso delle settimane se lavoreremo nel modo giusto, magari seguendo anche alcune semplici tabelle. Ben vengano i giri lunghi ma fatti con intelligenza, senza forzare troppo e con la giusta alimentazione.
La costanza ripaga sempre
Le prime settimane potrebbero apparirci dure ma non scoraggiamoci. La costanza ripaga sempre, questa è una regola quasi universale da cui non si può sfuggire. Certo servirà del tempo e, come detto molta pazienza, ma la regolarità e la progressività saranno garanzia di successo e soprattutto di divertimento. Non dovremo bruciare le tappe, approfittiamo della prima fase, in cui quasi sicuramente le uscite saranno consentite solo in solitaria, per recuperare parte della condizione.
Sarà così poi più bello unirsi ad amici e gruppi quando le condizioni lo permetteranno. In questa fase è consigliabile iniziare con percorsi più semplici e andare poi ad aumentare i dislivelli e la difficoltà in un secondo momento. Potrebbe essere utile porci un obiettivo di lungo termine: ad esempio scalare una montagna che ci appassiona, fare un determinato tragitto o un certo quantitativo di chilometri. Una volta fatto questo poniamoci in mezzo tante piccole tappe intermedie che ci daranno soddisfazione e voglia di proseguire.
Uno step ragionevole potrebbe essere quello dei mille chilometri, una volta raggiunta questa soglia la condizione sarà ragionevolmente tornata ad ottimi livelli. I più assidui e allenati potrebbero impiegare un solo mese, per altri ne serviranno due o più. Ricordiamoci però che molti di noi, vanno in bici per divertimento e perché amano follemente questa passione. Mettiamo la testa e tutto andrà nel migliore dei modi, anche il recupero della condizione.
Complimenti, è esattamente quello che bisogna fare…lo dico perché in passato dopo un intervento al menisco sono ripartito troppo di fretta e poi sono dovuto stare fermo ancora per infiammazione. Bisogna avere pazienza e usare la testa.. perché oltre le gambe è la testa che ci fa fare tutto quello che vogliamo con la bici .. o no!!??
Hai perfettamente ragione