Pedalata fluida, come pedalare correttamente: la posizione del piede
Come deve essere la pedalata?
“La potenza è nulla senza il controllo“, diceva un celebre slogan pubblicitario di un famoso marchio di pneumatici. Un motto semplice, sicuramente ideale per il mondo del commercio, che rende però perfettamente l’idea di quanto sia importante utilizzare al meglio la nostra potenza, anche in bici da corsa. Per capire se la nostra forza viene sfruttata al meglio durante le uscite in bdc è importante valutare la posizione del piede durante la pedalata.
Questa operazione viene di solito svolta durante una visita biomeccanica, attraverso la lettura degli angoli di pedalata. Ci sono però alcuni componenti essenziali nella nostra pedalata che possiamo provare a valutare in autonomia. Questo serve per capire se esistono margini di miglioramento o se stiamo già utilizzando una buona posizione di pedalata. La pedalata nella bici da corsa deve essere fluida. Questo è fondamentale perché consente di ottenere il massimo confort, andando a garantire così anche una maggiore resistenza fisica.
Tipologie di pedalata: qual è la vostra?
Quindi una volta stabilita l’importanza di avere un avanzamento fluido, occorre capire quale sia la vostra pedalata. Esistono tre diverse tipologie:
- pedalata di tallone, ovvero quella in cui la punta della scarpa svetta in confronto al pedale, mentre il tallone è più basso rispetto all’asse del pedale. Questa pedalata purtroppo a lungo andare riduce l’efficacia dello sforzo, in quanto la sezione muscolare frontale misurata dal ginocchio al collo del piede rimane compressa. Così facendo il polpaccio si mantiene in tensione continua e non riesce fisicamente ad esprimere al meglio la propria potenza. Questo tipo di pedalata è causata semplicemente da un’errata altezza del sellino, che potrebbe essere troppo alta o troppo bassa.
- pedalata di punta: in questa pedalata le dita del piede sono praticamente appoggiate sul pedale, mentre il tallone si viene a trovare più in alto rispetto all’asse del pedale. La sezione muscolare del ginocchio-collo del piede è decisamente estesa. Questo comporta uno svantaggio per il polpaccio, che in questo modo resta troppo compresso e non può allungarsi interamente. La pedalata di punta è solitamente da imputare a un’altezza di sella troppo bassa o a valori di arretramento inferiori al necessario.
- pedalata efficace – rotonda: si verifica questa efficace pedalata quando il piede è perfettamente parallelo al terreno e il tallone si trova in asse con il pedale. In questa pedalata comporta la posizione ideale di spinta. La sezione frontale tra ginocchio e collo del piede deve essere completamente estesa, così come il polpaccio non deve risultare né contratto né compresso. Ciò significa che i valori di altezza della sella e di arretramento in questo caso vengono calcolati in modo preciso e accurato.
Cosa si intende quindi per pedalata rotonda?
- potenza espressa;
- efficienza di pedalata;
- miglior risparmio energetico.
Trovare il giusto arretramento di sella
Uno dei parametri più importanti per avere una buona pedalata è l’arretramento della sella, ovvero il posizionamento longitudinale della sella rispetto al telaio. Quest’ultima infatti ha un piccolo binario, che le consente di scorrere in avanti o indietro. L’arretramento di sella deve essere misurato come la distanza tra il punto anatomico di appoggio delle ossa ischiatiche e l’asse del movimento centrale. In certi casi per semplicità viene identificato come la distanza tra la punta della sella e il manubrio.
L’arretramento della sella influisce come visto direttamente sulla fluidità della pedalata e sul ginocchio. Con il variare dell’arretramento di sella varierà anche l’esercizio effettuato sulla rotula. Una posizione aggressiva, ovvero con ginocchio più avanti rispetto all’asse del pedale, consente maggiori performance ma a lungo andare porta ad infiammazioni delle ginocchia. Una posizione arretrata del ginocchio, rispetto all’asse del pedale comporta invece un significativo calo di sollecitazione sulle articolazioni ma anche una riduzione della spinta. Anche in questa componente, come sempre nella vita, è quindi necessario trovare l’equilibrio.
Il nostro consiglio? Rivolgervi ad un bravo biomeccanico. Inseriamo anche una delle nostre videorecensioni in modo che possiate avere un’idea di come si svolge una visita biomeccanica.