Preview Mondiale: caratteristiche del percorso e favoriti
Sarà notte inoltrata qui Italia quando dall’altra parte del pianeta, in terra Australiana a Wollongong scatterà il via della 95° edizione del Mondiale di Ciclismo su strada. Il sogno dell’iride Mondiale, che da solo può valere il peso di una carriera, sarà comune a tanti dei partecipanti in gara ma solo per uno ci sarà l’onore e la gloria di poter vestire la maglia di campione del Mondo.
Proviamo ad analizzare percorso e favoriti di questa edizione mondiale.
Su e giù a Wollogong
Il percorso di quest’anno prevede un arrivo in pianura, teoricamente adatto a ruote veloci. Attenzione, perché prima di arrivare allo sprint finale ci sono da percorrere ben 266 km con dislivello di circa 3000 m che potrebbe mettere a dura prova i corridori più pesanti. Pronti via e la prima asperità di giornata è costituita dal Mount Keira: 7,5 km al 5,7%, con picco al 10,3%. Il passaggio è situato a circa 60 km dalla partenza e in tanti avranno cerchiato in rosso questo punto poiché costituisce l’ideale punto di partenza per la fuga di giornata.
Percorsi circa 80 km si entra nella cittadina di Wollongong dove ci si snoderà tra le strade cittadine per un circuito che i corridori dovranno ripetere per ben 12 volte. Punti critici del percoso saranno il Mount Ousley circa 700 al 6.7% e soprattutto il MountPleasant di 1,1 km all’8,8%, con picco al 13,5%, che sarà scalato per l’ultima volta dai corridori a circa 7 km dall’arrivo. Percorso cittadino molto tecnico e con salite brevi ma nervose. Sarà fondamentale la capacità dei corridori di saper guidare la bici per districarsi tra le strade cittadine e la forza nel saper rilanciare la bici in uscita dalle curve spesso a gomito e molto insidiose per chi resta nelle retrovie.
Di tanti sarà solo uno a trionfare
Ogni anno la rosa dei superfavoriti e dei favoriti e ricca di nomi interessanti, tutti diversi per caratteristiche ma tutti uguali per forza e determinazione.
Partiamo con il nome principale il belga Van Aert. Wout è apparso in buona condizione nelle ultime uscite seppur non al livello del Tour de France dove ha fatto man bassa di tappe. Le caratteristiche del percorso si adattano alle sue da corridore in grado di resistere in salita e con un ottimo spunto veloce.
Alter ego del fenomeno belga è l’eterno rivale Van der Poel. L’olandese ha corso poco quest’anno ma non è mai mancato negli appuntamenti importanti. Il feeling con la corsa iridata non è ancora sbocciato ma il percorso australiano e la possibilità di lottare fianco a fianco con Van Aert potranno costituire un’extra motivazione per vederlo battersi fino alla fine.
Diverso dai 2 precedenti corridori per caratteristiche ma comunque favorito per la vittoria finale c’è Pogacar. Lo sloveno reduce dal secondo posto del Tour ha mostrato nelle trasferte canadesi una buona condizione, battendo proprio Van Aert in uno sprint ristretto. Il desiderio di poter impreziosire la propria bacheca con l’iride mondiale stuzzicherà sicuramente la fantasia di Tadej da cui ci si può aspettare sia un’azione da lontano che un arrivo trionfante in una volata.
Chi dovrà sicuramente ricorrere ad un’azione da lontano sarà Remco Evenepoel. Il co-capitano belga reduce dallo straordinario trionfo della Vuelta ha mostrato una condizione eccezionale e darà sicuramente battaglia. A lui manca lo spunto veloce, ma le sue straordinarie doti di cronoman potrebbero consentirgli un attacco in contropiede e perché no cogliere tutti di sorpresa al traguardo finale.
Possibile outsider della gara Bini Girmay. Il corridore africano ha mostrato da sempre un’ottima capacità da finisseur sia su arrivi in salita che con leggero dislivello. Qualora non si staccasse dai migliori potrebbe essere una incredibile sorpresa.
Altri favoriti sono Matthews, che gioca in casa, e Alaphilippe, attuale campione in carica ma in ritardo di condizione causa infortunio.
Poche chance azzurre ma…
La squadra azzurra del ct Bennati non parte certo con i favori del pronostico. Attenzione perché non sempre è un male. Non dover per forza fare la corsa e poter risparmiare energie potrebbe anzi rivelarsi un’opportunità per i nostri corridori. Capitani saranno Bettiol, cui il percorso è adatto per caratteristiche e lunghezza, e Bagioli, che recentemente ha mostrato una buona condizione. Se i nostri faranno una gara intelligente nelle fasi più delicate avremo l’opportunità di cogliere in contropiede i nostri avversari più quotati e perché no giocarci qualche possibilità di vittoria