Panache 2021: grande cuore di Roberto De Osti che chiude al quinto posto

Chi ha l’abitudine di salire in sella ad una bici sa cosa può significare affrontare 1674 km e 18500 metri di dislivello in 5 giorni. O forse sa soltanto che si tratta di un’impresa quasi leggendaria, alla portata di pochi uomini che hanno il coraggio di superare ogni loro limite, in sella alla propria bici, grazie ad una preparazione continua. Questo è quanto ha fatto per l’ennesima volta Roberto De Osti alla Panache 2021.

Roberto è arrivato in Francia durante la notte e questo lo ha costretto ad una pausa riposante, in modo da rispettare il coprifuoco imposto dalle autorità. Dopo la colazione è ripartito, dovendo tra l’altre cose affrontare anche una crisi idrica a causa della mancanza di fontane. Uno dopo l’altro ha passato tutti i vari “punti di controllo”, ovvero i luoghi di passaggio obbligato e ha continuato a macinare km e dislivello.

Il capitano dei Folletti Verdi ha saputo fronteggiare il caldo, adattando di conseguenza la sua strategia e bilanciando le ore in sella con qualche ora di riposo obbligato e soprattutto continuando ad alimentarsi in modo corretto. La sua squadra non gli ha mai fatto mancare il proprio sostegno, tanto che durante la Panache ha lanciato l’hashtag Roberto #nonsimolla. E Roberto non ha affatto mollato, anzi è sempre stato lì a competere per le posizioni che contano ma soprattutto, come sempre, ci ha messo il cuore.

Davvero molto belle e significative le parole del suo CT Marco Morando che ha sottolineato come lo sport sia uno stupendo punto di osservazione (lui lo definisce lente d’ingrandimento) sulla personalità di una persona. Per questo motivo si è pubblicamente congratulato con Roberto De Osti che oltre a centrare un ottimo risultato ha lottato come un leone, o per dirla con le sue parole “è stato super“.

Roberto De Osti ha infatti concluso la Panache al quinto posto in classifica. In 5 giorni e 3 ore ha saputo percorrere in sella alla sua bici i 1674 km, sfidando tutte le avversità che gli si presentavano davanti e affrontando 18500 metri di dislivello. Il suo riposo, dovuto soprattutto alle pause obbligatorie, imposte dal coprifuoco francese è stato di 19 ore.  Roberto di ritorno a casa ha ringraziato tutto il suo staff, da vero capitano consapevole che dietro la sua performance non c’è soltanto il suo sudore ma un’intera macchina organizzativa, quella dei Folletti Verdi che continuano a stupire.

DavePeriodista

Davide Bagnoli è un giornalista iscritto all’albo dell’Emilia Romagna. Nella sua carriera si è occupato di cronaca di ogni genere, ha sempre cercato di farlo con passione e con il sorriso sulle labbra. Quando possibile cerca di trasmettere il suo sorriso anche ai lettori, ama scrivere e questo lo ha portato a pubblicare due libri. La sua più grande passione sportiva è il ciclismo, sport che ama e pratica nel tempo libero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *