Sulla vetta dell’Etna vince Caicedo…Il Giro è ribaltato

No non lasciatevi ingannare dalle immagini televisive non siamo ancora sulle Alpi, siamo ancora nella “calda” Sicilia. Per un giorno però l’isola si presta per offrire alla corsa uno scenario infernale sulle pendici dell’Etna, i fumi del vulcano sono però sostituiti dalla cupa pioggia che lenta ma inesorabile si abbatte sui corridori. In questo scenario spettrale, appena alla terza tappa, la spunta l’ecuadoreno Caicedo (EF). Una vittoria che racconta la sofferenza di una tappa vissuta in fuga e coronata con la vittoria finale davanti al nostro bravissimo e generoso Visconti. Crollano alle spalle della fuga i big più attesi, Yates e Thomas. Reggono, anzi rilanciano le loro speranze di vittoria Fulgsang e soprattutto il nostro Nibali che ribalta il risultato negativo della cronometro.

Fuga per la vittoria

Tappa inedita per il giro, si scala l’Etna da uno dei versanti più duri. 150 Km di sali-scendi che culminano con l’ascesa finale di quasi 20 km, con ultimo strappo a circa 3 km dal traguardo oltre il 10% di pendenza. Parte la fuga, come da copione, con 8 corridori: i siciliani Romano e Visconti, Bjerg, Caicedo, Campenaerts, Craddock, Holmes e Rumac. Il gruppo lascia fare e i fuggitivi trovano l’accordo perfetto per guadagnare oltre 5 minuti. A circa 30 km dal traguardo il primo colpo di scena. Crolla Thomas, provato da una caduta durante il trasferimento da Enna, ed è la prima testa coronata a cadere. Intanto i fuggitivi fanno sul serio e il loro vantaggio sembra troppo per il gruppo. A mano a mano che la strada sale gli attaccanti si disgregano. Ci prova Visconti, ma Caicedo recupera e contrattacca. E’ l’azione decisiva e il corridore della EF giunge per primo al traguardo.

Sulla vetta dell'Etna vince Caicedo...Il Giro è ribaltato

Dai Nibali credici ancora

Sarà il profumo della terra di casa, il vento amico che spira alle spalle, il rumore del mare che accompagna ogni pedalata, ma oggi lo squalo è tornato. Non siamo ancora ai livelli del 2014, ma stavolta Vincenzo c’è e ci ha regalato ancora emozioni. Tiene il passo in salita e insieme a Pozzovivo iniziano a far selezione. Tiene il passo, o meglio, lo detta, Fulgsang. Il danese dell’Astana è sembrato il corridore più in condizione e si candida al ruolo di favorito. Tra i migliori giunge anche la maglia Bianca Almeida, che nonostante il minuto di ritardo da Caicedo conquista un’incredibile maglia rosa per pochi centesimi di secondo.

Crolla anche Simon Yates che arriva al traguardo con oltre 4 minuti di ritardo dai big.

Classifica stravolta in attesa di domani

Cambiano gli equilibri in testa. Crollano Thomas, che sciupa il vantaggio acquisito alla prima tappa, e Yates. La nuova maglia Rosa, Almeida si candida ad essere la sorpresa di questo giro, dimostrandosi un corridore completo sia a crono che in salita.

Domani quarta tappa da 140 km da Catania a Villafranca con un percorso prevalentemente pianeggiante adatto a velocisti puri…a meno che una fuga possa replicare l’impresa di oggi.

Vincenzo Davide Catania

Vincenzo Davide Catania ha 35 anni e vive tra i ridenti colli di Bologna dove lavora come Chirurgo Pediatra presso l’Ospedale Sant’Orsola. Sposato con una donna meravigliosa che gli ha regalato 2 piccoli angeli, Giulia ed Emanuela. La passione per il ciclismo riemerge nei ricordi adolescenziali delle epiche imprese del Pirata, delle roboanti vittorie di Cipollini e Petacchi e delle imprese, nelle fredde terre del Nord, di Bartoli. Passista per natura e vocazione, nel poco tempo libero, spesso rubato al sonno alle prime luci dell’alba, coltiva la propria passione per la bici in una sfida costante con se stesso nella scoperta di nuovi e stimolanti percorsi che lo riportino ad un contatto puro con la natura delle montagne e del bosco.

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