Terza gioia per Demare a Brindisi nella tappa più veloce della storia

La tappa più veloce di sempre, con oltre 51 km/h di media al corridore più veloce del Giro. Demare (Groupama Fdj) sbaraglia la concorrenza e consolida il suo primato nella classifica a punti. Il potente velocista francese, ben guidato dai propri compagni, si aggiudica la terza vittoria di tappa in questo giro con uno sprint potente al cui il solo Sagan prova a reagire, ma ancora una volta deve accontentarsi del secondo posto. Delusione invece per Viviani, che pur essendosi aggiudicato qualche punto allo sprint intermedio, manca ancora di brillantezza nell’ultimo km.

Tra i sassi di Matera è il vento a far da padrone

Tappa sulla carta per velocisti. Il copione stavolta viene doverosamente rispettato, anzi, il plotone si produce in una tappa tiratissima. Provano, dopo alcuni tentativi al via, a farsi vedere i fuggitivi di giornata con  De Gendt, Cerny, Pellaud e Frapporti. Il gruppo lascia ma non troppo, prima di ritrovarsi spezzato in 3 dalle folate di vento. Sembrano perdere contatto uomini come Fulgsang, Pozzovivo e Yates, ma con fatica riescono a rientrare su Almeida. Elogio per il portoghese in una tappa, sulla carta semplice, ma come abbiamo già osservato al Tour, a rischio insidie per via di possibili ventagli, ha sempre gareggiato nelle prime posizioni tenendo il passo dei corridori più veloci.

Veloci, velocissimi al traguardo e vince Demare

Si arriva così a Brindisi. Il gruppo taglia l’Italia ad oltre 51 km/h di media. Il gruppo risucchia i fuggitivi a oltre 50 km dall’arrivo. Le velocità sostenute però mettono a rischio la tenuta di alcuni corridori, e ancora una volta dobbiamo registrare alcune cadute, fortunatamente senza conseguenze maggiori. L’ultimo km di gara è come sempre carico di tensione. I corridori sgomitano per trovare le posizioni migliori, mentre la Groupama organizza il proprio treno. A 200 m dall’arrivo lo show è tutto di Demare, parte sganciando l’ultimo vagone del proprio treno, in un’esplosione di forza e potenza che non lascia scampo agli avversari. Alla luce della sua condizione, appare ancora difficile compredere la scelta della sua squadra nell’escluderlo dal Tour. Al momento è senz’altro il velocista migliore, con un’esplosività e una potenza che stanno sbaragliando tutta la concorrenza. Al traguardo un buon Sagan, ancora generoso ma a secco di vittorie e Matthews cui sta mancando lo spunto dei giorni migliori.

Ancora assembramenti lungo le strade

Come ci fa notare un nostro lettore, osserviamo ancora assembramenti lungo le strade. Non vi sono organi di vigilanza che facciano rispettare le distanze e l’obbligo di mantenere la mascherina. Un aspetto a volte poco evidenziato da alcuni organi di stampa, ma fondamentale per il prosieguo del Giro. L’equilibrio così delicato della bolla non deve in alcun modo rischiare di essere infranto dalla scelleratezza di alcune persone. Allora anche noi rinnoviamo il nostro appello a rispettare le regole sulla prevenzione della trasmissione del Covid.

Nel frattempo segnaliamo purtroppo, giusto per restare in tema, il ritiro di Yates risultato purtroppo positivo al Coronavirus. Fatto che spiega inoltre le prestazione deludenti degli ultimi giorni.

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Vincenzo Davide Catania

Vincenzo Davide Catania ha 35 anni e vive tra i ridenti colli di Bologna dove lavora come Chirurgo Pediatra presso l’Ospedale Sant’Orsola. Sposato con una donna meravigliosa che gli ha regalato 2 piccoli angeli, Giulia ed Emanuela. La passione per il ciclismo riemerge nei ricordi adolescenziali delle epiche imprese del Pirata, delle roboanti vittorie di Cipollini e Petacchi e delle imprese, nelle fredde terre del Nord, di Bartoli. Passista per natura e vocazione, nel poco tempo libero, spesso rubato al sonno alle prime luci dell’alba, coltiva la propria passione per la bici in una sfida costante con se stesso nella scoperta di nuovi e stimolanti percorsi che lo riportino ad un contatto puro con la natura delle montagne e del bosco.

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