Pronti si parte per il Tour: analisi percorso e favoriti di tutte le tappe (altimetrie)

Ci siamo, l’attesa sta per finire e anche quest’anno possiamo prepararci ad assistere alla corsa a tappe più importante dell’anno. Il Tour come da tradizione riparte lontano dalla Francia con 3 tappe in terra danese, la cronoprologo e due ulteriori tappe per velocisti. Si torna poi in Francia dove gli organizzatori hanno disegnato un percorso molto duro, durissimo con pochissime tappe pianeggianti e tanti arrivi di media e alta montagna. Sarà come al solito la strada a dire se questa scelta premierà lo spettacolo dei duelli degli uomini di classifica o privilegerà le fughe.

Favoriti per le maglie

MAGLIA GIALLA: Favorito numero uno per la vittoria è il campione sloveno Tadej Pogacar (UAE) alla ricerca di una incredibile tripletta. Alle sue spalle scalpitano il duo della Jumbo formato da Roglic e Vingegaard, Vlasov della Bora e O’Connor AG2R. Attenzione anche agli uomini della Ineos con tante frecce possibili per la classifica generale (Yates, Thomas e Martinez).

MAGLIA VERDE: Un nome su tutti…Wout Van Aert. Il campione belga può vincere qualunque tappa per cui è sicuramente il più accreditato per la conquista della maglia. Attenzione a Van der Poel, ha dichiarato che non lotterà ma sappiamo che le sfide lo stuzzicano. Altri nomi possibili, anche per le asperità complessive del percorso, Matthews, Pedersen, Kristoff e perché no Sagan.

MAGLIA POIS: Favorito numero 1 è Quintana che lontano da ambizioni di classifica punterà a fare bene tra gli scalatori. Buona condizione per Guerreiro e Chaves. Grande attesa per Pinot, Gaudu e Bardet (qualora sia fuori dalla generale) sulle strade di casa. Possibili outsider Martin (Cofidis), Wellens e Woods.

MAGLIA BIANCA: C’è Pogacar. Primo degli umani McNulty (EF) poi Soter.

GLI ITALIANI: Non partiamo con i favori del pronostico né per la classifica generale. Il nostro uomo più atteso è sicuramente Filippo Ganna possibile vincitore per la prima maglia gialla. Attenzione anche per Damiano Caruso, co-capitano alla Bahrein con Haig e potenzialmente da top 5. Possibili sorprese su queste tappe mosse con i nostri Bettiol e Dainese (attesa per qualche buon piazzamento).

Analisi delle tappe

Tappa 1, Si parte con una cronoprologo di 13 km nella città di Copenaghen con altimetria piatta. Grande favorito il nostro Filippo Ganna (Ineos) che potrebbe conquistare la sua prima maglia gialla. Attenzione comunque a Wout Van Aert.

Tappa 2 Prima occasione per velocisti nel percorso da Roskilde a Nyborg. Prima occasione per definire le gerarchie nella lotta per la maglia verde. Favoriti: Jakobsen (QuickStep), Groenewegen (BikeExchange) Philipsen (Alpecin), Ewan (Lotto-Soudal), Kristoff (InterMarche), Pedersen (Trek), Sagan (Total) e Matthews (BikeExchange) Attenzione anche al nostro Dainese (DSM).

Tappa 3 Altra occasione per le ruote veloci prima del rientro in Francia. Tappa da Vejle a Sonderborg con un percorso da 182 km. Attesa per una nuova volata di gruppo ma attenzione alla variabile vento.

Tappa 4 Prima tappa francese da Dunkerque a Calais. I 170 km del percorso, classificato come di media montagna, includono diverse cote, terreno ideale per attaccanti. Attenzione anche in questo caso a possibili ventagli che potrebbero riguardare gli uomini di classifica

Tappa 5 Si parte da Lille e si arriva ad Arenberg. In questo Tour che tocca luoghi mitici delle corse francesi sono previsti anche ben 11 tratti del pavet normalmente percorso in occasione della Roubaix. In questo caso sarà fondamentale l’attitudine dei corridori a resistere sulle pietre. Occasione quindi di vittorie per uomini del “nord”. Van der Poel chiamato ovviamente a dare spettacolo.

Tappa 6 Tappa più lunga del Tour da Binche a Longwy con oltre 220 km. Poche asperità lungo il percorso ma tappa complessivamente mossa adatta a ruote veloci in grado di resistere agli strappi delle cote prima dell’arrivo. Oltre ai grandi favoriti come Van Aert e Van der Poel attenzione anche ad altri grandi finisseur come il buon Sagan, apparso in buona condizione dopo la vittoria del titolo nazionale slovacco.

Tappa Prima tappa di montagna da Tombaline a la Planche des belles filles. Previsti 176 km con arrivo in salita. Non si tratta di una tappa particolarmente difficile, ma dopo una settimana intensa sulle prime salita potrebbero già pagare quegli uomini di classifica non in perfetta condizione. Attese prime chiamate per coloro che vorranno impensierire Tadej.

Tappa 8 Si parte da Dole per arrivare a Losanna in Svizzera. Tappa di 186 km adatta sia ad azioni da lontano o ad arrivo di un gruppetto ristretto. Attesi nuovamente finisseur veloci e resistenti.

Tappa 9 Altre tappa di montagna da Aigle a Chatel. Previsti 4 GPM con 2 di prima categoria. Ultima salita Pas de Morgins con 15 km al 6%. Anche in questo caso si potrà iniziare a fare selezione e a scremare i distacchi tra coloro che lotteranno per la maglia gialla.

Tappa 10 Morzine-Megeve 148 km. Tappa di media montagna non durissima, ma dopo il giorno di riposo le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Tappa 11 Si parte da Albertville per arrivare sul Col du Granon (salita di oltre 11 km con media del 9%). Il gioco inizia a farsi duro e le Alpi non perdonano. Presenti 2 GPM di Horse Category pertanto sapremo chi potrà puntare davvero alla classifica generale. Per la vittoria di tappa non escluse azioni da lontano magari da parte di scalatori già fuori dalla lotta per la generale.

Tappa 12 Galibier, Telegraphe, e Alpe D’Huez. Una tappa che non avrebbe bisogno di altra presentazione. I nomi delle salite evocano memorie e ricordi di grandi imprese. Tutti chiamati a ricalcare le orme dei campioni che hanno preceduto questi ragazzi sulle strade più mitiche del Tour. Cerchiare in rosso questa tappa…ci sarà da divertirsi

Tappa 13 Un attimo di tregua, la tappa da Le Bourg d’Oisans a Sant’Etienne è una nuova occasione per le ruote veloci.

Tappa 14 Da Sant’Etienne a Mende, tappa di media montagna con tante cote. Si prevedono fughe e divertimento.

Tappa 15 Altra occasione di arrivo in volata prima del giorno di riposo. Si parte da Rodez fino a Carcassone, 200 km di puro agonismo in attesa dello show finale.

Tappa 16 Ci si prepara per il gran finale. Da Carcasson a Foix previste 4 cote ma nuova occasione per azioni da lontano o volata di un gruppetto ristretto.

Tappa 17 Da Saint-Gaudens a Peyragudes. Finale sui Pirenei e questo arrivo con una salita di 8 km al 7.8% è solo la prima occasione per chi vorrà cercare di spodestare il piccolo principe dal suo trono. Qui il Tour può definitivamente finire o ricominciare.

Tappa 18 Si parte da Lourdes per arrivare a Hautacam. Tappa di alta montagna con 2 gran premi di Horse Category. Una semifinale di questo Tour decisiva prima della cronometro. Vittoria di tappa imprevedibile e molto dipenderà da come gli uomini di classifica arriveranno a quest’ultima settimana.

Tappa 19  Da Castelnau a Cahors, tappa per velocisti con altimetria piatta. Ora della resa dei conti per chi si gioca la maglia verde.

Tappa 20 Crono di 40 km con altimetria piatta. Adatta a specialisti e attenzione anche per la lotta per la maglia gialla. In tanti da Pogacar a Roglic possono giocarsi le loro chance. Sarà fondamentale non arrivare con la spia della riserva già accesa perché su un percorso così lungo i distacchi potrebbero essere significativi.

Tappa 21 Gran finale come tradizione sulle strade di Parigi, ora di brindare e di gioire e sapremo se qualcuno sarà riuscito a spodestare Pogacar o se il piccolo principe sarà riuscito a centrare un’incredibile tripletta.

 

Vincenzo Davide Catania

Vincenzo Davide Catania ha 35 anni e vive tra i ridenti colli di Bologna dove lavora come Chirurgo Pediatra presso l’Ospedale Sant’Orsola. Sposato con una donna meravigliosa che gli ha regalato 2 piccoli angeli, Giulia ed Emanuela. La passione per il ciclismo riemerge nei ricordi adolescenziali delle epiche imprese del Pirata, delle roboanti vittorie di Cipollini e Petacchi e delle imprese, nelle fredde terre del Nord, di Bartoli. Passista per natura e vocazione, nel poco tempo libero, spesso rubato al sonno alle prime luci dell’alba, coltiva la propria passione per la bici in una sfida costante con se stesso nella scoperta di nuovi e stimolanti percorsi che lo riportino ad un contatto puro con la natura delle montagne e del bosco.

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