Tour, tappa 3: solo cadute, dolore e tanta rabbia (classifica generale aggiornata)

Oggi pensiamo che il ciclismo non abbia vinto, anzi che sia stata scritta una pessima pagina nella storia del Tour de France. Purtroppo, dopo la grande tappa di ieri, avremmo tanto voluto continuare a parlare di imprese epiche e raccontare i dettagli di una volata finale che sarebbe dovuta essere combattutissima e blasonatissima. Invece purtroppo non abbiamo visto niente di quello che avremmo voluto vedere.

Non vogliamo riaprire la solita diatriba sul ciclismo moderno che fatica ad adattarsi agli spazi delle città e delle strade ma è chiaro che così non si può andare avanti. Di nuovo il Tour è costretto a fare i conti con classifiche falsate dalle cadute e soprattutto dal dolore e dai traumi, non solo fisici, che questi campioni finiscono. Tra i tantissimi caduti oggi segnaliamo:

 Geraint Thomas, Primoz Roglic, che poi con la sua squadra compie un inseguimento strappa-lacrime, per limitare i danni e taglia il traguardo con il completo tutto strappato e insanguinato. A terra anche Jack Haig che sembra essersi fatto male e l’episodio ha ricordato la sfortuna di Landa al Giro, con la Baharain che perde ancora il suo capitano in corsa (anche se ripartisse lo farebbe con un netto distacco). Cade anche l’idolo di casa David Gaudu e si attarda Tadej Pogacar ma riesce comunque a restare in piedi.

Come se non bastassero queste cadute, di cui abbiamo raccontato una minima parte, anche la volata è nel segno delle cadute. Peter Sagan viene travolto da Caleb Ewan che resta a lungo a terra dolorante. Dallo sprint erano già stati eliminati an che Cavendish e Demare rimasti coinvolti nelle cadute precedenti e Van Aert fermatosi per aiutare Roglic. Risultato? Tim Merlier taglia il traguardo per primo, lanciato da Van der Poel, in una volata che praticamente non c’è. Festeggia poi con un gesto che reclama attenzioni. Così non ci siamo, il ciclismo deve essere un’altra cosa.

Classifica generale dopo la terza tappa

  1. Van der Poel;
  2. Alaphilippe a 8’’;
  3. Carapaz a 31’’;
  4. Van Aert st’’
  5. Kelderman a 38’’;
  6. Pogacar a 39’’;
  7. Mas 40’’;
  8. Quintana st;
  9. Latour 45”;
  10. Higuita 52”.

DavePeriodista

Davide Bagnoli è un giornalista iscritto all’albo dell’Emilia Romagna. Nella sua carriera si è occupato di cronaca di ogni genere, ha sempre cercato di farlo con passione e con il sorriso sulle labbra. Quando possibile cerca di trasmettere il suo sorriso anche ai lettori, ama scrivere e questo lo ha portato a pubblicare due libri. La sua più grande passione sportiva è il ciclismo, sport che ama e pratica nel tempo libero.

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