Prove di gran Tour alla prima sui Pirenei, all’arrivo trionfa Peters
Buona la prima per Peters
La prima giornata sui Pirenei è stata vinta da Peters, una tappa che prometteva spettacolo e le attese non sono state deluse. Dopo il primo scossone dato al Tour alla 7° tappa anche oggi si rivedono attacchi e azioni spettacolari sia per i corridori della domenica che per gli uomini di classifica.
La fuga dei 13
Trionfa all’arrivo il francese Nans Peters della Ag2R La Mondiale che ha deciso di fare delle salite il proprio mantra in questa gran Boucle. La tappa è questione tra 13 corridori che partono in fuga dopo pochi km arrivando a guadagnare quasi 12 minuti sul gruppo maglia gialla. Tra questi spiccano Benoît Cosnefroy (che consolida la propria leadership in maglia a pois) e Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Ilnur Zakarin (CCC), e Jérôme Cousin (Total Direct Energie – vincitore dei traguardi volanti). La loro azione è decisiva e affrontano le salite di giornata con forza e organizzazione prima dell’ultimo tratto dove il francese dà l’affondo deciso che gli consente di ottenere un vantaggio decisivo per giungere primo al traguardo di Loundenville.
Attacco alla maglia e crollo di Pinot
La vera tappa però si gioca nel gruppo maglia gialla. Lo sloveno Pogacar (UAE Emirates) sconfitto nella 7° tappa è deciso a non darsi per vinto e a recuperare lo svantaggio. Così tra le asperità dei pirenei il giovane sloveno sferra l’attacco sul Peyresourde. Un’azione decisa che gli consentirà di ottenere quasi un minuto di vantaggio su Yates, ridottisi poi a 40 secondi al traguardo finale. Un bel segnale per il capitano della UAE che pur pagando l’inesperienza e la giovane età ha dalla sua gambe e forza. Il gruppo maglia gialla invece è animato da tante piccole schermate da Alaphilippe, a Bardet e lo stesso Roglic con Martin in discesa, ma l’equilibrio non cambia nonostante le difficoltà di Yates e al traguardo il capitano della Scott conserva ancora la maglia gialla. Da rilevare ancora l’azione di forza della Jumbo che costringe tutti a salire a tutta grazie all’azione di Van Aert e Doumolin che obbligano il gruppo a salire in fila indiana a un ritmo forsennato su pendenze dal 7 al 10%.
Grande sconfitto di giornata è il francese Tibot Pinout (Groupama) che crolla sulle prime salite e viene scortato dai propri uomini al traguardo. Per lui si infrangono i sogni di vittoria, restano le possibilità di qualche acuto nelle prossime tappe.
Tour concluso anche per Nizzolo (NTT) che non riesce a superare i problemi fisici e di qui in avanti programmerà la propria stagione in modo diverso concentrandosi sulle gare di 1 giorno.
Nona tappa ancora sui Pirenei
La nona tappa prevede un percorso di 153 km da Pau a Laruns con l’ascesa del Marie Blanque a 18 km dall’arrivo. Vedremo se ci saranno ancora attacchi e se al termine della giornata che precede il riposo di lunedì cambierà la classifica generale. Il tour è appena alla conclusione della prima settimana ma le premesse ci sono tutte per assistere a un gran finale.