Nuovo Dpcm: sono consentite le uscite in bici tra amici, in gruppo o con la squadra?
Articolo aggiornato: Uscite in bici in gruppo
Mentre tornano a chiudersi le porte di piscine e palestre, il popolo dei ciclisti si fa nuovamente la stessa domanda: sono consentite le uscite in bici in gruppo, con gli amici o con la propria squadra? Cercheremo di rispondere a questa domanda ma sappiamo già che riceveremo critiche. Per questa ragione ci teniamo a precisare che:
- non abbiamo la palla di cristallo;
- ci basiamo sulle evidenze del momento;
- leggiamo bene le normative;
- siamo aperti al confronto;
- crediamo che serva molto buonsenso.
Va premesso anche che il Paese attraversa un momento davvero terribile dal punto di vista umano, sociale ed economico. Per cui sappiamo bene quanto sia riduttivo parlare di uscite in bici sì, uscite in bici no, però qualcuno deve pur farlo e questo è un portale di ciclismo. Lasciamo ad altri le analisi su come gestire il covid o l’economia nazionale.
Perché non sono consentite le uscite in bici in gruppo
Per quanto riguarda le gare partiamo con lo specificare che sono tutte sospese, tranne quelle dei professionisti a valenza nazionale. Quindi se non vi chiamate Filippo Ganna o simili, mettetevi l’animo in pace perché adesso non abbiamo gare a disposizione. Le attività sportive, quindi anche le nostre amate e per noi vitali uscite in bici, sono consentite. Di conseguenza singolarmente ognuno di noi può uscire in bici e fin qui non ci piove.
E’ possibile uscire in gruppo? Partiamo da una precisazione ulteriore, per la legge il ciclismo non è uno sport di contatto, quindi la risposta è: sì, purché vi sia il “rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri“. Questo lo dice chiaramente il nuovo Dpcm del 24 ottobre. Quindi in linea teorica le squadre, gli amici e i gruppi possono uscire insieme se mantengono una distanza di sicurezza di due o più metri.
In termini pratici però ogni ciclista sa che in gruppo è impossibile mantenere una distanza di sicurezza maggiore di due metri. Se poi vogliamo illuderci del contrario facciamo pure ma la questione è probabilmente evidente a tutti.
Un ulteriore chiarimento
Per chi avesse ancora dei dubbi su questo aspetto, ci viene in aiuto il tariffario delle sanzioni previste per chi non rispetterà le norme del Dpcm anti covid. Nel prontuario si legge che una sanzione da 280 euro è prevista per chi “nello svolgimento di attività sportiva all’aperto non rispetta il distanziamento sociale minimo di due metri“. Ora ovviamente è difficile pensare che i vigili si metteranno a valutare se i ciclisti sono ad un metro, un metro e mezzo o due mentre sono in movimento. Forse in alcune zone d’Italia potrebbero farlo e in altre no ma la domanda è perché esasperare gli animi, rischiando prima o poi di non poter uscire per colpa di chi non vuol rispettare le regole?
Il consiglio è quindi quello di uscire singolarmente, al massimo con una o due persone in modo che sia davvero possibile mantenere la distanza di sicurezza di due metri. Non sono invece previste limitazioni geografiche agli spostamenti, ogni ciclista può quindi uscire tranquillamente dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione di appartenenza. Vi invitiamo inoltre a segnalarci eventuali episodi di accertamento in merito e il loro esisto. Noi continueremo ad aggiornarvi sulla questione quando avremo novità. Nella speranza che presto si possa riprendere ad uscire liberamente in gruppo, tra amici e nei raduni.
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