Van der Poel spadroneggia al giro di Svizzera, tra gli svizzeri bene Kung
Mathieu Van der Poel sembra ancora in forma strepitosa, quasi come se non avesse incentrato la sua preparazione sulle splendide classiche che ha corso e vinto alla grande. Si è presentato alla grande al Giro di Svizzera, da molti considerato come una semplice preparazione per il Tour ormai alle porte ma in realtà competizione blasonata e con un corposo montepremi. Basti pensare che fino a non troppi anni fa veniva considerato il terzo Giro più importante dell’anno, dopo Tour e ovviamente Giro d’Italia.
Nella prima tappa, una crono di appena 10,9 km è partito senza troppe pretese e senza il coltello tra i denti. Dalla seconda tappa in poi ha saputo invece prendersi letteralmente il centro della scena, vincendo due frazioni consecutive in modo netto e vestendo la maglia del leader della corsa. Adesso vorrà portarla fino alla conclusione di domenica? Difficile dirlo ma possiamo ipotizzare che potrebbe provarci e vista la condizione non è da escludere che possa riuscirci.
Oggi, mentre scriviamo attendiamo l’arrivo della quarta tappa, si corre una frazione potenzialmente ancora adatta alle sue caratteristiche e chissà quindi che non voglia fare il più classico “non c’è due senza tre”. Staremo a vedere. Anche domani la frazione sembra alla sua portata, così come venerdì. Sabato invece è prevista una nuova crono stavolta con un dislivello niente male perché concentrato in circa 12 km (la seconda parte è poi in discesa), mentre la frazione finale di domenica regala la tappa con le maggiori asperità di questo giro ed è più adatta a scalatori puri.
Il punto sugli svizzeri
Il pubblico di casa, come è ovvio che sia, attendeva i suoi beniamini di casa. Per il momento a rispondere presente è soltanto Stefan Kung, terzo in classifica generale e unico al momento in grado di togliere una tappa (la crono iniziale) al fenomeno Van der Poel. Solo 14° in generale Hirschi che non si è mai visto nelle prime posizione, a conferma di una stagione per lui per il momento non esaltante, mentre è 40° Gino Mader vincitore di una tappa al Giro quest’anno. Ancora più indietro tutti gli altri.