Le Jeux sont (quasi) fait! Vincono Lopez e Roglic sul col de la Loze
La vittoria del “Pittore” Miguel Angél Lopez
La 17esima tappa del Tour potrebbe aver già definito la classifica finale. Vince l’altro dei colombiani, Miguel Angél Lopez (Astana), mentre Roglic (Jumbo-Visma) secondo all’arrivo, consolida la sua leadership su Pogacar (UAE) e gli altri uomini di classifica. Infine, la notizia del mattino del ritiro di Bernal (Ineos) rafforza ulteriormente la leadership dello sloveno.
Bennet sempre più verde al traguardo volante
La tappa inizia con 152 uomini in gruppo dopo i ritiri di Bernal e Kung. Lo sprint intermedio è vinto da Bennet (Deceuninck-Quick Step) che incrementa il proprio vantaggio su Sagan (Bora) e sente sempre più vicina la vittoria della classifica a punti.
L’orgoglio di Alaphilippe
Risolte le pratiche dello sprint intermedio inizia la vera tappa con le durissime ascese in programma: le Col del la Madeleine (17 km a 8.4%) e l’inedita Col del Loze (21.5 km a 7%) punto più alto del Tour a oltre 2400m. Si staccano dal gruppo 5 attaccanti, Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step) Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers), Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe), Gorka Izagirre (Astana) e Dan Martin (Israel Start Up Nation). Nota di merito per il francese, sempre presente e sempre attivo in quasi tutte le tappe. Oltre ad aver vestito la maglia gialla (persa per una penalità, frutto della discutibile regola sui rifornimenti) ed aver centrato una vittoria di tappa, ha sempre saputo infiammare il pubblico con le sue accelerazioni e la sua generosità: campione vero.
Carapaz conquista la Madeleine
Il gruppo lascia margine alla fuga che affronta il col de la Madeleine con oltre 6 min di vantaggio. L’ascesa è terribile e fa selezione anche tra gli attaccanti. Il primo a pagarne le spese è il vincitore di ieri, Kamna. Il primo a scollinare è il colombiano della Ineos, Carapaz che stacca tutti è accumula un vantaggio di circa 1 min. La discesa però è pane per il buon Alaphilippe che riprende il fuggitivo e assieme a Izagirre forma un terzetto che si presenta all’ultima fatica di giornata.
Debutto al Tour per le Col del Loze
L’ultima ascesa di giornata è un’interminabile strada di oltre 21 km che si arrampica oltre i 2400 m. Magnanima nei primi km con pendenze intorno al 7% ma che diventa terribile negli ultimi km con strappi anche oltre il 20%. Gli attaccanti provano il massimo, ma il gruppo, sorprendentemente tirato dalla Bahrain-McLaren, annulla la fuga. Landa non riesce a sfruttare il lavoro dei propri uomini e perde contatto dai primi. L’ultimo a cedere è proprio Carapaz, segno inclemente del fallimento al Tour della Ineos. De La Cruz prova l’affondo e riesce a far selezione riducendo la testa della corsa a Pogacar, Roglic, Kuss, Porte e Lopez che rapidamente si riportano su Carapaz. Da qui inizia la gara degli uomini di classifica.
Lo scatto di Kuss (Jumbo) per Lopez (Astana)
Negli ultimi 3 km la Jumbo compie il primo errore di squadra del suo Tour. Kuss, risparmiato nelle tappe precedenti, scatta a meno di 3 km dal traguardo ma il suo capitano non riesce a tenergli la ruota. In questa confusione il più abile è Lopez, che sfrutta il momento e riprende Kuss, che deve attendere Roglic, contrattaccando e staccando gli altri. Gli ultimi metri sono durissimi, ma il colombiano dell’Astana resiste e trionfante arriva in solitudine al traguardo. Alle sue spalle il duello si gioca tra Roglic e Pogacar, stavolta è Roglic a vincere. Il leader della generale arriverà secondo al traguardo con 15 sec di ritardo da Lopez ma incrementando il vantaggio su tutti gli inseguitori (Pogacar avrà in classifica quasi un minuto di ritardo).
Tour finito?
La tappa di oggi ha fornito risposte importanti, dal ritiro di Bernal alla conferma di Roglic, oggi secondo all’arrivo. Domani, 18esima tappa con arrivo a La Roche sur Foron. Tappa di 175 km con tanti gran premi della montagna, ma con la salita più dura (Cormet de Roselend 18.6 km al 6.1%) dopo appena 40 km dal via. Per il resto il percorso è fatto di tanti saliscendi fino all’arrivo. Ultima chiamata per Pogacar per tentare l’attacco su Roglic, e visto il carattere del giovane corridore potremo aspettarci di tutto…