Vuelta Vuelta Vuelta!!! Inizia lo spettacolo: resoconto fino alla quarta tappa
Quarta tappa…Vuelta 2021
Iniziamo dalla fine, ovvero dall’ultima tappa di questa Vuelta 2021. Iniziamo con una vittoria che restituisce a noi appassionati tutta la magia e la commozione che questo sport sa regalare. Fabio Jakobsen, un nome dal suono come quello di tanti corridori del Nord. Un nome, fino ad appena un anno fa sconosciuto ai più e poi. Poi accade che la vita presenta prove più dure di quelle che ogni atleta e ogni uomo può immaginare di affrontare. La bici è uno sport in cui puoi rischiare la tua stessa vita. Percorrere una discesa a quasi cento all’ora, o sfrecciare in un gruppo compatto in volata, sono tutte condizioni di estremo pericolo. Chiedere al povero Remco per conferma.
In una di queste trappole, suo malgrado, era caduto il povero Fabio. Vittima poco meno di un anno fa di un terribile incidente in volata nel Tour de Pologne, che ne aveva deturpato il volto. Da lì l’inizio di un lungo lunghissimo calvario fatto di interventi e riabilitazione fino a…Fino ad oggi, 17 agosto nei giorni più caldi della storia del pianeta, quando questo giovane ragazzo di 24 anni riesce a scaldare ancora un po’ in più i nostri cuori roventi. Vince, vince a suo modo, con uno sprint aggressivo e potente. Per Fabio è una liberazione, è un’estasi è la piena epifania che la sua carriera potrà ripartire da oggi, con la speranza che preso il suo nome sarà legato solamente alle vittorie sportive e non più a quel terribile incidente.
Terza tappa, impresa e maglia roja per Taaramae
Prima salita alla Vuelta, prime schermaglie tra i capitani, ma la vittoria è per la sorpresa Taaramae. La sua squadra la Intermarché Wanty, vincerà pur poco, ma ogni volta lo fa per bene. Dopo l’impresa di Taco al Giro arriva un ‘altra grande vittoria da celebrare e stavolta anche con la maglia di Leader della CG.
La terza tappa è il primo banco di prova, l’arrivo è alla fine di una salita classica per la Vuelta a Burgos, il Picon Blanco (7 km circa al 7/5 medi), ma inedita per la Vuelta. La fuga parte via dopo pochi chilometri e arriva a ottenere oltre 8’ di vantaggio. Dietro le squadre di classifica si limitano a controllare. La corsa si infiamma proprio alle pendici dell’ultima ascesa. I fuggitivi sognano di coronare i sogni di vittoria. Tra gli attaccanti però sarà proprio Taaramae a riuscire a fare la differenza e a giungere per primo sul traguardo centrando vittoria di tappa e maglia
Alle sue spalle qualche timida scaramuccia tra i capitani con un Mas abbastanza brillante, ma ben controllato da Roglic che non è apparso affatto affaticato. Buone le prestazioni anche di Ciccone e Aru, mentre Carapaz fresca medaglia d’oro cede qualcosa nel finale.
Seconda tappa
Vince Philipsen dell’Alpecin in una tappa disastrata per la caduta finale al poco più di 5 km del traguardo A farne le spese è soprattutto la Groupama che si ritrova disunita e non riesce riportare efficacemente Demar nel gruppo di testa.
La volata finale viene lanciata da Trentin per Molano, quest’ultimo però parte da molto lontano e viene nel finale sopravanzato da Philipsen e Jakobsen.
Cronoprologo e sipario per Roglic
Dopo l’impresa all’Olimpiade, Primoz decide di voler da mettere da subito in chiaro la questione Vuelta. Lui è qui per vincere e farà di tutto per riuscirci. Il prologo da Burgos è l’occasione per ribadire ancora la sua superiorità in questa specialità (sembra che dopo la planche delle belle filles sia diventata un’ossessione la cronometro per Roglic).
Il corridore sloveno vince vince e stravince anche perché fa subito registrare distacchi pesanti dagli altri uomini di classifica…prove generali per la crono conclusiva di 33 km