Vi presentiamo la Redazione di Gazzetta del Ciclismo
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Davide Bagnoli
Ha 32 anni ed è un instancabile sognatore. Lavora come giornalista, articolista, consulente SEO e addetto stampa. Non era mai riuscito a digerire il fatto di non poter però scrivere di ciclismo, visto che la sua “carriera” giornalistica aveva seguito altri binari. Ecco perché ha pensato alla Gazzetta del Ciclismo e ha deciso di mettere in piedi questo giovane portale. Questo perché una delle sue più grandi passioni nella vita è il ciclismo. Uno sport meraviglioso, il vero Sport, “il migliore al mondo”, secondo il suo modestissimo parere. Davide si è appassionato di ciclismo fin da bambino, amando e sognando grazie alle imprese del Pirata, Marco Pantani. Ha iniziato ad andare in bici a 13 anni, prendendo una vecchia bici da passeggio di suo nonno e modificandola perché assomigliasse il più possibile a una bici da corsa. Da allora non ha mai smesso di “pedalare nella vita”.
Mario Delitala
Avvocato di professione, con una profonda passione per il ciclismo, praticato e guardato. Nel poco tempo libero a disposizione si allena, da solo ed in compagnia, studiando sempre nuovi percorsi da appassionato cacciatore di grandi salite, da percorrere rigorosamente al proprio lento passo, con la sola soddisfazione di arrivare in cima. Fra i suoi “scalpi” più importanti alcune mitiche salite della storia del ciclismo, come il Col de Vars ed il Col d’Allos nelle Alpi francesi o il Colle della Maddalena, nelle Alpi italiane. Realizza uno dei suoi sogni, quello di scrivere di ciclismo, col gusto di provocare discussioni e dibattiti, in linea con le proprie abitudini professionali.
Vincenzo Davide Catania
Ha 35 anni e vive tra i ridenti colli di Bologna dove lavora come Chirurgo Pediatra presso l’Ospedale Sant’Orsola. Sposato con una donna meravigliosa che gli ha regalato 2 piccoli angeli, Giulia ed Emanuela. La passione per il ciclismo riemerge nei ricordi adolescenziali delle epiche imprese del Pirata, delle roboanti vittorie di Cipollini e Petacchi e delle imprese, nelle fredde terre del Nord, di Bartoli. Passista per natura e vocazione, nel poco tempo libero, spesso rubato al sonno alle prime luci dell’alba. Coltiva la propria passione per la bici in una sfida costante con se stesso nella scoperta di nuovi e stimolanti percorsi che lo riportino ad un contatto puro con la natura delle montagne e del bosco.
Cesare Fabrizi
Ha 27 anni, ha studiato all’Accademia d’arte di scrittura e storytelling e sogna di pubblicare un fumetto da lui sceneggiato. Si è innamorato del ciclismo durante la terza tappa del Giro d’Italia del 2004, vinta da Damiano Cunego. Quel giorno decise che da grande avrebbe fatto il ciclista, purtroppo non è andata così e si consola con il tennis. Da allora non si è perso un Giro d’Italia e un Tour de France, e questo spiega la sua predilezione per i cronoman e gli scalatori come Wiggins, Contador e Pogacar.
Forza, pedaliamo insieme nella vita con Gazzetta del Ciclismo!